L’ex governatore rischia il processo insieme agli ex consiglieri regionali per un presunto «comitato d’affari per la gestione delle elezioni e degli enti pubblici». Tra le parti offese anche la presidenza del Consiglio dei ministri
Argomento: INCHIESTA GLICINE
Per il professionista applicata la misura della sospensione dell’esercizio di pubblici uffici. È accusato di associazione a delinquere finalizzata ad una serie di reati contro la pubblica amministrazione
L’ex governatore della Calabria reagisce nuovamente all’inchiesta della Dda che lo vede coinvolto: «È stata anche divulgata la notizia falsa del mio arresto con l’aggravante mafiosa nonostante il gip avesse rigettato la richiesta»
Una “fissazione” che consente alle cosche di estendere la propria influenza di stampo feudale su quelli che considerano i propri territori. È quanto emerge dalle carte dell’inchiesta della Dda di Catanzaro. Imprenditori soggiogati e rassegnati dal Crotonese al Reggino (ASCOLTA L'AUDIO)
In un ristorante in provincia di Catanzaro viene stretto il patto tra Sculco, Adamo e Oliverio. Quest'ultimo aspirava alla ricandidatura alla Regione e avrebbe assicurato un posto a Flora Sculco, figlia dell'ex consigliere regionale. Adamo invece puntava al sostegno per la moglie
Il direttore Francesco Bernardo si sarebbe rivolto al segretario dell'ex governatore Oliverio Giancarlo Devona, subito disponibile e dal canto suo interessato a favorire una ditta per l'aggiudicazione di un immobile da locare come ufficio dell'Azienda sanitaria pitagorica
I conti dormienti depredati con la complicità di bancari infedeli. E poi il mercato delle slot machine, il bestiame e la ristorazione. Ma anche un concorso pilotato all’ospedale di Catanzaro per favorire la moglie di un agente penitenziario che si sarebbe messo a disposizione del clan
L’ex governatore commenta il coinvolgimento nel blitz scattato stamani: «Il mio nome, per le funzioni istituzionali svolte e per la storia che ho alle spalle, è strumentale a creare attenzione mediatica e magari ad amplificare protagonismi funzionali a scalate carrieristiche»
Nelle carte dell'inchiesta della Dda emerge come l'ex direttore amministrativo Francesco Masciari fosse compulsato dal politico per favorire persone a lui vicine e disposte a portare pacchetti di consensi elettorali