
L'ateneo cosentino fa sapere attraverso una nota stampa della collaborazione con l'Asp di Reggio Calabria: «È il primo caso in Italia di questa mutazione che cambia nuovamente il volto del virus»
L'ateneo cosentino fa sapere attraverso una nota stampa della collaborazione con l'Asp di Reggio Calabria: «È il primo caso in Italia di questa mutazione che cambia nuovamente il volto del virus»
Il chiarimento del direttore del dipartimento di prevenzione Sandro Giuffrida: «Non per esigenza di primogenitura, ma solo per dare il giusto risalto all'attività di ricerca che viene effettuata nel laboratorio di Microbiologia» (ASCOLTA L'AUDIO)
Individuata in due pazienti positivi di Crotone. È stata sequenziata nel laboratorio di Microbiologia e Virologia dell'azienda universitaria Mater Domini
Il consulente del ministro della Salute analizza: «Non sembra più letale ma si trasmette velocemente e questo è preoccupante perché genera un contagio enorme»
L'Oms precisa che, finché non verranno riportate «significative differenze nella trasmissibilità e nelle caratteristiche della malattia verrà considerata appartenente alla "famiglia" Omicron»
Diversi i Paesi che vedono lievitare le degenze tra i più piccoli: negli Stati Uniti rappresentano il 15% del totale. Due le ipotesi formulate dalla storica rivista scientifica
Se in prima battuta i più piccoli erano quasi sempre asintomatici o negativi, adesso a causa della larga diffusività della variante il quadro è cambiato. Ecco cosa dice il direttore del reparto materno-infantile dell’ospedale di Cosenza (ASCOLTA L'AUDIO)
Denominata MBL, si lega alla proteina Spike del virus e lo blocca. Per la sua attività antivirale potrebbe ora essere usata per nuove terapie contro il SarsCoV2. È quanto emerge da uno studio di Humanitas e San Raffaele
La mutazione del virus è presente in nove Regioni ed è pari all'1% delle sequenze classificate come Omicron
Il monito lanciato da Tedros Adhanom Ghebreyesus: «Per cambiare il corso della pandemia, dobbiamo cambiare le condizioni che la stanno guidando»
Lo ha dichiarato il direttore europeo dell'Organizzazione mondiale della Sanità Hans Kluge. Secondo la sua analisi la variante potrebbe contagiare il 60% degli europei entro marzo
Le agenzie dei farmaci sostengono la necessità del richiamo, ma sottolineano che «la somministrazione di più dosi a brevi intervalli non è un approccio sostenibile a lungo termine»
Al centro del dibattito la possibilità di rivedere il sistema delle colorazioni. Nel frattempo nell’ultimo report si segnala una crescita dei contagi e anche dei ricoveri
Data l'altissima trasmissibilità della variante ormai prevalente è stata superata la soglia dei 2,5 milioni di italiani attualmente positivi
Il coordinatore del Comitato tecnico scientifico però tiene a specificare: «Il quadro è cambiato ma non dimentichiamo che esiste un carico di gestione nelle strutture ospedaliere anche per gli asintomatici»