Il 52enne coinvolto nella maxi operazione fungeva da collante e garante del clan Farao-Marincola favorendo l’espansione della cosca nel territorio tedesco
Criticare il presidente della Regione sul suo operato politico e amministrativo è legittimo. Esercitare il controllo da parte della stampa sull’azione di Governo è un dovere. Tirare in ballo una persona perbene in un pantano giudiziario di ‘ndrangheta non è l’esercizio del diritto di cronaca ma la manipolazione dei fatti
Le imprese controllate, i territori di competenza, le gerarchie e le dinamiche criminali delle cosche Farao-Marincola, Giglio, Santoro e Tallarico. Da Cirò a Strongoli sino a Casabona e Mandatoriccio
È quanto emerge dallo stralcio dell’ordinanza dell’operazione secondo la quale le consorterie del centro silano votavano il centrodestra «perché vollero fare un dispetto a “Palla Palla”», storico soprannome dell’attuale presidente della Regione
Banchetti e festeggiamenti gratuiti per gli esponenti della cosca. Travolto dalla bufera giudiziaria che ha portato all’arresto di 169 persone anche il volto noto più volte al centro di trasmissioni televisive dedicate al wedding
Due degli arrestati, ritenuti funzionali agli interessi della cosca, sarebbero arrivati sino alla segreteria del sottosegretario al Ministero del Lavoro per sbloccare i finanziamenti