Allarme a Rossano, sassi lanciati dal cavalcavia ferroviario contro le auto
Sta girando rapidamente sui social un video amatoriale girato a Rossano, in cui si vedono chiaramente alcuni ragazzi lanciare sassi contro le auto in transito dal cavalcavia ferroviario. Le immagini sono inequivocabili: tre giovani si affacciano sul parapetto del ponte, osservano il traffico sottostante e poi scagliano con violenza pietre verso i veicoli che passano. Nel video – di circa 40 secondi – non ci sono volti coperti. I ragazzi appaiono a volto scoperto, vestiti in abiti casual, ridono e commentano tra loro mentre lanciano i sassi. La scena è stata ripresa da una quarta persona, probabilmente da un residente del quartiere a distanza, che ha seguito tutta l’azione con il cellulare, immortalando anche l’impatto delle pietre sulle auto. Non è noto il giorno esatto in cui il video è stato registrato, ma la sua diffusione ha già suscitato reazioni indignate da parte di cittadini e automobilisti. In tanti raccontano da più tempo episodi simili e segnalato danni ai propri veicoli: parabrezza incrinati, carrozzerie ammaccate e spavento alla guida. Cresce la richiesta di prevenzione: molti cittadini invocano telecamere di videosorveglianza e una maggiore presenza sul territorio. Il gesto, sebbene derubricabile da alcuni come un gioco o una “ragazzata”, rischia di trasformarsi in tragedia. L’episodio rilancia la riflessione sull’influenza negativa dei social quando diventano cassa di risonanza per gesti pericolosi, e sull’urgenza di educazione al rispetto degli spazi pubblici e della vita altrui. (Matteo Lauria)
Sequestrati i due impianti di depurazione comunali di Belvedere Spinello, su disposizione del Gip del Tribunale di Crotone, a seguito di un’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica pitagorica. L’operazione è frutto di complesse indagini condotte dai militari dell’Arma, con il supporto tecnico dell’Arpacal di Crotone, che hanno accertato la fuoriuscita di acque reflue urbane non trattate dai depuratori non funzionanti. Le acque contaminate si sarebbero riversate nel fiume Neto, provocando sversamenti maleodoranti e potenziali rischi per la salute pubblica.
Le immagini dell'operazione della Guardia di Finanza che ha portato alla confisca di beni per 1,6 milioni di euro nei confronti di un uomo ritenuto vicino al clan Accorinti di Briatico che deve scontare una condanna a 4 anni e 6 mesi