La città, i giovani e l’associazionismo. Per amare di più Vibo Valentia”. È il titolo ma anche l’appassionata missione dell’incontro che ieri mattina ha unito studenti, istituzioni e associazioni del territorio vibonese in un’officina delle idee, uno scambio reciproco di vedute, segnalazioni e proposte verso una direzione comune: la crescita e il rilancio della città capoluogo di provincia. Un’iniziativa fortemente voluta dall’associazione storico culturale “Ali di Vibonesità”.

«Si cresce se le varie forze, giovani, istituzioni, persone anziane contribuiscono con la cultura, col volontariato. Ma è fondamentale che ci sia una guida di unione - ha commentato Tony Bilotta, presidente di “Ali di Vibonesità” -. Se ogni azione è divisa e ragiona in modo indipendente si ha una dispersione di forze. Noi come associazione abbiamo il desiderio di riunire queste forze perché Vibo possa tornare a ricoprire il ruolo che ha avuto in passato, quello di città guida nella cultura, nell'attività economica, nell'attività sociale».

A Vibo Valentia l'associazione Ali di Vibonesità ha dato vita a un momento di dialogo e condivisione di idee che ha visto il coinvolgimento di studenti, istituzioni e associazioni per dare un contributo congiunto alla crescita della città

A moderare l’interessante e costruttivo dialogo Eleonora Cannatelli, docente e presidente del Rotary club Hipponion di Vibo Valentia, che ha coordinato in vece di Giuseppe Sarlo, portavoce dell’associazione “Ali di Vibonesità” che per questioni personali non è riuscito a prendere parte all’iniziativa. «Il mio intento era quello di far interagire le diverse fasce sociali ma soprattutto generazionali e questo è successo, perché ci sono stati tanti interventi di personalità importanti che hanno dato tanto alla città, ma soprattutto ci sono state delle proposte politiche, delle strategie che possono migliorare la qualità della vita della nostra città» ha sottolineato Cannatelli. Continua a leggere su ilVibonese.it