Video | L’obiettivo dell’iniziativa è stato quello di mostrare in modo chiaro e diretto come funziona l’impianto e quale ruolo può assumere nel contesto territoriale. Sarà aperto a scuole, associazioni, cittadini
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Corigliano-Rossano ha ospitato una giornata di confronto dedicata all’informazione e alla conoscenza diretta di un progetto che mette al centro la trasformazione dell’organico. L’11 dicembre è stato presentato ufficialmente “Parco Biometano Experience”, il percorso che consente di visitare il nuovo impianto Ecoross dedicato alla produzione di biometano e compost di qualità. All’incontro hanno partecipato giornalisti, operatori della comunicazione, autori digitali e rappresentanti delle emittenti radio e televisive, invitati a osservare da vicino una realtà che propone un modello di gestione dell’umido basato su tecnologia, natura, linguaggi artistici e apertura alla comunità.
L’obiettivo dichiarato è stato quello di mostrare in modo chiaro e diretto come funziona l’impianto e quale ruolo può assumere nel contesto territoriale. La presentazione ha illustrato anche “Parco Biometano Experience”, l’itinerario immersivo che accompagna i visitatori attraverso i processi di trattamento dell’organico, integrati in spazi verdi e aree artistiche.
L’impianto, infatti, è stato pensato come luogo accessibile: scuole, enti e associazioni senza fini di lucro possono usufruire gratuitamente dei percorsi didattici e degli spazi polifunzionali destinati a iniziative pubbliche. Durante il confronto è emerso l’interesse degli operatori presenti. Molti interventi hanno evidenziato apprezzamento per l’impostazione che guarda al rifiuto come risorsa capace di generare valore, occupazione e conoscenza. Le domande rivolte ai responsabili hanno confermato l’attenzione verso le tematiche ambientali e verso l’impatto che strutture di questo tipo possono avere nel tessuto locale.
Royalties al Comune di Corigliano Rossano
L’amministratore unico di Ecoross, Walter Pulignano, ha spiegato le funzioni dell’impianto, che tratta ogni anno 61 mila tonnellate tra frazione organica e sfalci. «Il nostro impianto produce biometano e compost di qualità grazie a una tecnologia orientata al rispetto dell’ambiente e all’efficienza. Abbiamo voluto una struttura non solo operativa, ma anche visitabile», ha affermato.
Pulignano ha richiamato anche i benefici per il territorio, parlando di occupazione stabile, indotto e risorse economiche destinate al Comune di Corigliano-Rossano. La volontà di apertura è stata ribadita più volte. «Un impianto di questo tipo non deve restare chiuso», ha aggiunto Pulignano. «Le domande di oggi dimostrano un interesse reale e un desiderio di comprendere». La referente dell’area marketing e comunicazione, Flavia Pulignano, ha sottolineato il valore culturale del progetto. «Questo impianto è stato progettato per essere fruibile e ha una forte impronta didattica. I visitatori possono osservare la valorizzazione dell’organico e comprenderne il significato». Ha poi raccontato lo stupore riscontrato durante la visita: «Un parco con opere di riuso creativo, giardino botanico, biolago e anfiteatro, che ospita anche un impianto operativo, non è ciò che ci si aspetta». Il percorso guidato ha condotto i partecipanti tra reparti produttivi, spazi esterni e aree verdi, dall’orto didattico al frutteto, fino alle installazioni nate dal recupero dei materiali. La giornata ha segnato l’avvio di un calendario di visite rivolte a scuole, associazioni e operatori, con l’intento di rendere il Parco un luogo riconoscibile e condiviso. Qui l’umido domestico non è più un peso, ma una possibilità concreta per il territorio.

