Aiello: «Basta mala-depurazione. Restituiamo ai calabresi il mare pulito»

Il candidato alla presidenza della Regione a Reggio Calabria: «La cattiva depurazione produce danni ai cittadini e alle casse pubbliche»

47
di Redazione
23 gennaio 2020
13:33
Depurazione delle acque
Depurazione delle acque

 Il candidato alla presidenza della Regione Calabria con la coalizione civica del Movimento 5 stelle, Francesco Aiello affronta il tema della depurazione: «Questa mattina il mio tour ha fatto tappa a Reggio Calabria la città con il lungomare più bello ed evocativo d’Italia ma che soffre gravemente le conseguenze della cattiva gestione del sistema depurativo».

 


«Nella Città dello Stretto – spiega Aiello - permane il divieto di balneazione in 10 punti per il quinto anno consecutivo e sarà quindi difficile evitare il divieto permanente. Questa gravissima situazione è frutto di anni di cattiva gestione del comparto depurativo sia della Regione Calabria che degli stessi Comuni che spesso dirottavano i fondi destinati all’efficientamento degli impianti, ad altro».

Il problema depurazione non è limitato alla sola Reggio Calabria «le criticità – fa presente l’esponente 5s - sono diffuse su tutto il territorio regionale così come è tristemente riscontrabile attraverso le quattro procedure d’infrazione, di cui una con sentenza definitiva, e che coinvolgono oltre la metà degli agglomerati calabresi. La mala depurazione in Calabria – aggiunge - produce danni importanti tanto alla salute dei cittadini quanto alle casse pubbliche, sono 25 i milioni che l’Italia dovrà pagare alla Commissione europea perché le Regioni non hanno rispettato le direttive comunitarie in materia di trattamento delle acque reflue».

LEGGI ANCHE: Elezioni regionali 2020 in Calabria, come si vota e la legge elettorale

 

Rimarcato il ruolo dei pentastellati: «In Calabria l’unica forza politica che ha fatto denunce, battaglie e persino campionamenti delle acque è stato il Movimento 5 stelle. Dal 2000 ad oggi sono arrivati miliardi di euro. Fondi gestiti senza alcuna trasparenza e nessun controllo da parte della Regione. Inchieste giudiziarie ci hanno raccontato di impianti a cui venivano applicati bypass, come quello di Coda di Volpe a Rende. Un impianto, uno dei più importanti nel cosentino che, anziché depurare, inquinava le acque».

LEGGI ANCHE - Elezioni regionali 2020 in Calabria: candidati, data e guida al voto

«La mancanza di una seria ed organica programmazione del sistema depurativo regionale, fa sì che in Calabria tutto sia gestito sempre in forma straordinaria. Ci proponiamo di porre fine a questo quadro di "ordinaria disorganizzazione" nella politica di gestione del sistema depurativo regionale. Abbiamo, infatti, individuato - conclude Aiello – una serie di interventi attraverso cui arrivare finalmente ad un’ottimale depurazione delle acque per restituire ai calabresi il diritto al mare pulito ed un sistema depurativo efficiente».

GUARDA I NOSTRI LIVE STREAM
Guarda lo streaming live del nostro canale all news Guarda lo streaming di LaC Tv Ascola LaC Radio
top