A quattro anni di distanza dal grave incendio che tra il 9 e il 12 agosto 2021 ha interessato il bosco “Li Comuni” in località Siano a Catanzaro, prendono il via i lavori definitivi di messa in sicurezza e recupero ambientale dell’area forestale. L’incendio, di probabile origine dolosa, si era propagato rapidamente a causa del forte vento, delle alte temperature e della continuità della vegetazione infiammabile, interessando circa 40 ettari di bosco e 10 ettari di coltivazioni (in particolare oliveti e vigneti).

I danni 

Le fiamme hanno devastato la copertura arborea dei versanti sud-ovest e sud-est del Monte Timpone Comuni, compromettendo gravemente il patrimonio forestale costituito da pino domestico, pino marittimo e macchia mediterranea. A rimanere in gran parte indenni sono state invece le sughere, specie pirofita passiva, in grado di resistere al fuoco grazie alla loro spessa corteccia.

Già a partire dal 2022 sono stati avviati da parte di Azienda Calabria Verde i primi interventi urgenti di messa in sicurezza e rinaturalizzazione delle aree più frequentate del Parco, grazie a tecniche di ingegneria naturalistica e alla semina di essenze latifoglie autoctone.

A questi sono seguiti ulteriori lavori sulla strada provinciale n. 18 e sul “Percorso Vita”, oggi riaperto al pubblico.

Il dettaglio delle opere

Con l’autorizzazione della Regione Calabria del 18 giugno 2024 (prot. n. 400649), è stato approvato il progetto redatto da tecnici dottori forestali di Azienda Calabria Verde di messa in sicurezza di una superficie, non contigua, estesa complessivamente circa 15 ettari del bosco “Li Comuni”, attraverso due tipologie principali di intervento:

  • Taglio di sgombero delle conifere morte o instabili e rimozione del materiale bruciato o deperente, con conservazione delle piante ancora vive provviste di strobili;
  • Taglio di succisione delle ceppaie e delle latifoglie compromesse, per favorire la rigenerazione del bosco.

La consegna ufficiale dei lavori alla ditta specializzata incaricata è avvenuta in data 20 maggio 2025, con avvio previsto per il 26 maggio 2025, il cui termine previsto per la conclusione dei lavori di sgombero è stabilito al massimo entro 12 mesi.

«Questo importante intervento – riferisce il dg Giuseppe Oliva – si inserisce in un più ampio programma di recupero ambientale, prevenzione del rischio incendi e valorizzazione del patrimonio naturalistico locale, restituendo alla collettività uno spazio fondamentale per la biodiversità, il turismo sostenibile e l’educazione ambientale».