Un innovativo polo per il trattamento dei rifiuti organici si trasforma in un centro di divulgazione e cultura. Parco Biometano, l’avveniristico impianto realizzato da Ecoross a Corigliano Rossano, ha aperto ufficialmente i battenti con il lancio di "Parco Biometano Experience", un percorso strutturato per rendere accessibile uno degli impianti più all'avanguardia del Mezzogiorno.

Dall'11 dicembre, scuole, enti e associazioni no-profit hanno la possibilità di richiedere visite guidate e persino di prenotare spazi gratuiti all'interno della struttura per eventi e iniziative.

Parco Biometano è il risultato di un progetto che ha visto la collaborazione con il DIMEG dell'Università della Calabria, ponendosi come un modello di efficienza nella gestione sostenibile della frazione organica dei rifiuti (FORSU). L'impianto è in grado di trattare annualmente 50.000 tonnellate di FORSU e 11.000 tonnellate di sfalci, trasformando il rifiuto in risorse preziose. Questo processo permette di produrre 4,5 milioni di metri cubi di biometano, che vengono immessi direttamente nella rete nazionale SNAM, e 18.000 tonnellate di compost, destinate a nutrire agricoltura e florovivaismo.

Un altro risultato chiave è il recupero di 2,7 milioni di metri cubi di CO², intercettati e non dispersi nell'atmosfera grazie a un sistema di cattura dedicato. La tecnologia impiegata, nota come digestione anaerobica "WET", garantisce il controllo delle emissioni e un ciclo idrico interno in grado di riutilizzare il 95% dell'acqua dopo la depurazione. L'attenzione all'ambiente si estende alla produzione di energia, 3 megawatt di fotovoltaico coprono gran parte del fabbisogno elettrico del sito, rendendolo energeticamente virtuoso.

Ciò che distingue Parco Biometano è la sua ferma volontà di non essere un "muro invisibile", ma di aprirsi attivamente alla comunità, trasformandosi in un vero e proprio hub culturale e ambientale. Ecoross mette gratuitamente a disposizione di enti e associazioni no-profit una serie di ambienti polifunzionali pensati per accogliere incontri, spettacoli e iniziative comunitarie. Tra questi spazi spiccano l'Eco-Agorà, una piazza all'aperto concepita come luogo di incontro e confronto. Vi è poi l'Anfiteatro, incorniciato nel giardino botanico e affacciato sul biolago, che dispone di un palco realizzato con gomma riciclata, ideale per talk, concerti e performance. Infine, l'Aula Polifunzionale è uno spazio attrezzato per circa settanta persone, dotato di sistemi audio-video e impreziosito da opere di riuso creativo, testimonianza tangibile della sostenibilità. Questi spazi, affiancati da aree naturali e sensoriali, sono pensati per far vivere la sostenibilità come un'esperienza concreta.

Il cuore dell'iniziativa è il percorso didattico e guidato Parco Biometano Experience, concepito per spiegare in modo diretto e coinvolgente il ciclo del rifiuto organico e il valore dell'economia circolare. I visitatori saranno guidati attraverso diverse tappe che fondono didattica e sensorialità. Il percorso inizia con l'Arte e Cultura Diffusa, che include opere di riuso creativo e un murale monumentale di oltre 1000 mq, a cura di Giulio Rosk, che narra visivamente i temi di "Natura, Tecnologia, Uomo", trasformando l'impianto in un luogo di espressione culturale. Si prosegue nel Giardino Botanico, un'area verde con oltre 350 specie vegetali, pensata per il contatto autentico con la natura e arricchita da esperienze sensoriali come il Barefooting (camminare a piedi nudi) e dal biolago. La visita raggiunge poi il cuore dell'impianto con la sezione Tecnologica in Azione, dedicata a comprendere l'intero processo di trasformazione dell'organico in biometano e compost, osservando da vicino il sistema di recupero della CO² e l'innovativo ciclo idrico interno. Infine, il percorso si conclude con l'Orto e Frutteto Didattico, aree dedicate a scuole e gruppi, dove si potrà vedere l'utilizzo pratico del compost prodotto dall'impianto e toccare con mano i concetti dell'agricoltura sostenibile. 

Con "Parco Biometano Experience", Ecoross supera i confini tradizionali del settore, introducendo un nuovo modello gestionale basato su trasparenza e partecipazione. L'impianto di Corigliano-Rossano si propone, quindi, un esempio che intende fare scuola, rendendo la sostenibilità un racconto, un'esperienza e un elemento della cultura condivisa.