Le rischieste

Depurazione a Belvedere Marittimo, le preoccupazioni della minoranza sull’inchiesta della Dda

Nella nota a firma di Ugo Massimilla e Francesco Cauteruccio si pongono una serie di quesiti al sindaco Vincenzo Cascini e si richiede un consiglio comunale urgente per discutere della vicenda

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di Francesca  Lagatta
10 marzo 2024
22:00
Il depuratore di Belvedere Marittimo
Il depuratore di Belvedere Marittimo

Il gruppo consiliare "Impegno Comune per Belvedere Marittimo" esprime profonda preoccupazione in merito all’inchiesta condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro per la gestione della rete fognaria e del depuratore di Belvedere Marittimo. Lo scrivono in una nota i componenti della minoranza Ugo Massimilla e Francesco Cauteruccio. «Sebbene l’inchiesta al momento appare delimitata nel tempo all’estate del 2021 - continuano -, è noto a tutti i cittadini di Belvedere Marittimo, e ad altre Autorità, come le problematiche degli sversamenti a mare dei liquami di fogna e di altro materiale di natura mai resa nota e del depuratore, per quanto ci è dato di sapere, si sono ripetuti anche durante le stagioni estive del 2022 e 2023».

Le denunce di Impegno Comune

«Come Impegno Comune per Belvedere Marittimo abbiamo sempre puntualmente portato all’attenzione della cittadinanza e denunciato all’Amministrazione Comunale di Belvedere Marittimo quanto si verificava nei vari tratti costieri del nostro comune(vedasi nostre P.e.c. del 31.12.2022 fognatura Vetticello, del 20.22.2023 fognatura tratto Valle cupo- Vetticello, del 22.06.2023 presenza combusti plastici località Caravelle, del 30.09.2023 fuoriuscita liquami fognatura comunale località Alba Calabra, comunicazioni effettuate in consiglio comunale in estate 2023 e telefoniche all’ufficio competente giugno, luglio e agosto 2023, ecc.). L’Amministrazione comunale non ha inteso, ad oggi, proporre soluzioni concrete e rendere partecipi le forze politiche presenti in consiglio comunale, le associazioni e i cittadini di come intende risolvere il problema per la prossima stagione estiva. È evidente che tale atteggiamento politico non può che ritenersi probabilmente, alla luce di quanto si evidenzia nell’indagine in corso da parte della D.D.A. di Catanzaro, grave e lesivo della tutela della salute dei cittadini belvederesi e dei turisti e creare le premesse per un grave danno all’economia turistica, anche per l’immagine fortemente negativa del nostro paese».


L'appello al sindaco Vincenzo Cascini

«Come forza politica - proseguono gli esponenti di "Impegno Comune" non possiamo non evidenziare che la suddetta problematica oltre a dovere essere oggi affrontata con urgenza e determinazione necessita di una comunicazione chiara e trasparente da parte del sindaco che deve dire come e cosa è successo nei mesi estivi del 2021, 2022 e 2023 e nello specifico: 1) cosa nei fatti è stato posto in essere per garantire la tutela della salute dei cittadini; 2) se sono state richieste analisi dei campioni delle acque marine del nostro litorale e quali siano stati i risultati delle stesse; 3) se sono stati posti in essere atti amministrativi e denunce alle autorità competenti; 4) se sono stati posti in essere controlli sull’operato dei dirigenti preposti al controllo del depuratore; 5) se corrispondono al vero le dichiarazioni riportate sugli organi di stampa dove appare che il Sindaco fosse a conoscenza della problematica della cattiva gestione del depuratore, degli sversamenti al mare dei liquami di fogna e dei fanghi provenienti dal depuratore comunale; 6) se corrispondono al vero le notizie diffuse a mezzo stampa che l’amministrazione comunale ha pagato alla ditta gestore del depuratore somme per interventi di manutenzione, che per capitolato di appalto, sarebbero dovute essere a carico della ditta appaltatrice; 7) se l’amministrazione comunale intende revocare l’appalto in essere per la gestione del depuratore atteso la manifestata non corretta gestione dello stesso; 8) se si ravvisano responsabilità da addebitare solo a organi tecnici e non anche alla direzione politica del comune».

La richiesta di un consiglio comunale urgente

«I cittadini hanno il diritto di sapere e di essere informati su fatti che vedono il nostro comune attenzionato dalla D.D.A. di Catanzaro, non si può tacere o trincerarsi eventualmente sul fatto che vi sia una indagine in corso. Chiediamo, pertanto, un consiglio comunale urgente per discutere dell’intera questione e riportare ad assoluta trasparenza l’operato dell’amministrazione comunale sia sotto l’aspetto tecnico che politico. Abbiamo già detto, come nel caso dell’elezione del Presidente del consiglio comunale, che in queste situazioni la Politica deve esprimere il meglio di sé e ci auguriamo - concludono Massimilla e Cauteruccio - di non assistere di nuovo ad una indecorosa situazione frutto della incapacità di assumere decisioni chiare e trasparenti da parte dell’attuale sindaco e della sua giunta».

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