Dentro la Notizia

Incendi in Aspromonte, patrimonio in fumo e un conto salatissimo per gli imprenditori che ancora attendono i ristori

VIDEO | L'estate 2021 tragica per la montagna reggina a causa dei roghi. Una guida del Parco a LaC: «È come se uno dei due bronzi di Riace si fosse disciolto». Tante le aziende coinvolte, il caso di Saccà che ha subito danni per un milione di euro

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di Redazione Attualità
7 marzo 2024
17:28

Cosa ha perso l’Aspromonte nel corso degli incendi dell’estate 2021? Luca Lombardi, guida del Parco, lo spiega in diretta con una metafora impetuosa: «È come se uno dei due bronzi di Riace si fosse disciolto…». Il riferimento è al danneggiamento della Faggeta di Valle Infernale, patrimonio dell’Umanità Unesco, che tornerà ad essere ciò che era qualche migliaio di anni… Ecco, dunque, cosa ha perso la Calabria a causa dei roghi che hanno portato quattro persone a incontrare la morte. A Dentro la Notizia, il format di LaC News24 condotto da Pier Paolo Cambareri, il focus del confronto è stato incentrato su un tema che ancora oggi continua ad alimentare polemiche: i mancati ristori per gli imprenditori che hanno subito danni notevoli e le stesse comunità che ancora oggi pagano un conto salatissimo agli errori di gestione dell’emergenza di tre anni fa.

Ospiti dell’inviato Tonino Raco, dalla sede dell’Associazione dei comuni grecanici di Roghudi, il sindaco di Roccaforte del Greco Domenico Penna e, appunto, la guida naturalistica Luca Lombardi. In collegamento Skype, da fuori regione, l’imprenditore Francesco Saccà, titolare dell’omonima azienda che ha registrato un danno economico di quasi 1 milione di euro. Ebbene, a Saccà – così come ad altri imprenditori interessati che hanno riportato danni minori – è stato assicurato un ristoro di appena… 25mila euro, insufficienti anche per predisporre perizie e pratiche amministrative per accedere ai “benefici” economici contemplati da un apposito decreto di Protezione civile.


Uno scandalo tutto italiano, una vicenda che avrebbe potuto certamente comportare la chiusura dell’azienda stessa se non fosse stato per la caparbietà dell’imprenditore che, insieme ai suoi dipendenti, a fatica e con sacrificio, è riuscito a resistere e a tenere ancora in piedi l’azienda. Forte la sua denuncia sui ritardi del sistema regionale. E suo l’appello a promuovere un nuovo bando per dare vero ristoro a quanti sono finiti in ginocchio a causa di una emergenza ambientale che, allo stato attuale delle cose, potrebbe anche ripetersi. Infatti, il punto focale del format di LaC è finito proprio sulla situazione del momento e su ciò che bisognerebbe mettere in campo da ora per evitare che le scene finite su tutti i media nazionali possano ripetersi così come avvenuto, del resto, proprio la scorsa estate con l’accerchiamento di Roccaforte del Greco con numerosi incendi. In questa direzione, dal confronto con i diretti interessati, è emersa la necessità di ascoltare la voce dei territori e riorganizzare i sistemi di prevenzione e gestione delle eventuali calamità da terra, visto che l’intervento aereo (così come dimostrato dagli eventi del passato) può semplicemente mitigare i danni e non certo evitarli.

Un confronto costruttivo, insomma, che avrà comunque un ulteriore seguito soprattutto in relazione all’esigenza di predisporre attività di prevenzione che tutelino in concreto i territori d’Aspromonte, uno dei polmoni verdi più importanti d’Europa. È possibile rivedere l'intera puntata su LaC Play. 

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