Transizione ecologica

Trasporti, in arrivo finanziamenti per treni non inquinanti: da Crotone la proposta di una “Hydrogen valley”

VIDEO | Il Comitato H2Kr invita le istituzioni a puntare su «ricerca, sviluppo, produzione industriale di tutto ciò che ruota intorno all’idrogeno prodotto in maniera verde»

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di Francesca Caiazzo
9 gennaio 2022
06:35

Approfittare dei finanziamenti per la transizione ecologica nel settore dei trasporti per creare a Crotone una filiera dell’idrogeno che punti soprattutto sulla ricerca. È la proposta del Comitato H2Kr, presieduto da Otello Chimenti, da tempo sostenitore di una Hydrogen Valley dello Ionio a Crotone, che prende spunto da un recente finanziamento stanziato dal governo, per invitare le istituzioni locali a cogliere questa occasione di sviluppo sostenibile per il territorio. "Hydrogen Valley"

Una centrale a idrogeno a Crotone

A fine novembre «il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, ha firmato due decreti che – ricorda Chimenti - prevedono il rinnovamento del parco treni, sia regionali che intercity, nel Sud Italia e lo sviluppo della filiera per la produzione di autobus non inquinanti nel nostro Paese». In particolare, «verranno assegnati a Trenitalia Spa – informa Chimenti – ben 200 milioni di euro per l'acquisto di nuovi treni a idrogeno (o elettrici) in modo da diminuire drasticamente le emissioni di Co2, riducendo così l'impatto sull'ambiente». Parte di questi fondi, 60 milioni per la precisione, sono destinati per l'acquisto di sette treni bimodali per i collegamenti intercity Reggio Calabria-Taranto e «Crotone, per la sua posizione baricentrica in questa tratta, potrebbe diventare sede di una centrale di produzione e distribuzione di idrogeno per il trasporto, non solo ferroviario ma anche per camion e autobus del trasporto pubblico locale, per il quale sono stati finanziati altri fondi per l’acquisto di mezzi elettrici o a idrogeno».


Non solo produzione ma anche ricerca e sviluppo

Per Chimenti, si tratta di una importante occasione di sviluppo sostenibile e compatibile anche con la vocazione turistica della città: «Non è un grosso impianto. Normalmente una centrale di produzione di idrogeno che possa rifornire treni o una ventina di autobus sarebbe grande quanto due normali container».

Il comitato propone, dunque, la creazione di una Hydrogen Valley «un sistema complesso che riguarda ricerca, sviluppo, produzione industriale di tutto ciò che ruota intorno all’idrogeno prodotto in maniera verde, quindi da fonti rinnovabili».

Non solo: «Si potrebbe creare anche un hub di ricerca e sviluppo, come stanno già facendo in altri territori con i grossi stakeholder del settore, dalle università alle aziende multinazionali energetiche. Si potrebbe avere finalmente un centro di ricerca universitario a Crotone».

Il ruolo delle istituzioni

L’appello va, dunque, alle istituzioni locali «che devono non sottovalutare questa possibilità e prendere coscienza di quello che potrebbe essere un futuro possibile per Crotone. Bisogna capire che nella nuova programmazione di fondi diretti e indiretti 2021-2027, ci sono tantissime risorse orientate alla transizione energetica e all’idrogeno, tutta l’Europa sta andando in questa direzione. Noi, come comitato, siamo disponibili a confrontarci per dare un futuro a Crotone».

Giornalista
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