In barca a vela con la carrozzina: «Per me una scommessa vinta»

VIDEO | Un progetto voluto da Andrea Brigatti, velista con disabilità motorie che da Crotone ha voluto lanciare un messaggio importante: «Una passione che tutti possono perseguire»

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di Giuseppe Laratta
17 settembre 2018
13:42

Abbattere le barriere e avvicinare le persone con disabilità al mare e alla vela: è questa la missione del veliero Cadamà timonato da Andrea Brigatti, che ha fatto tappa a Crotone. Andrea, per colpa di un incidente avvenuto nel 2003, ha perso l'uso delle gambe, ma non ha perso la voglia e la libertà di salpare su una barca e godere del mare. Da questo bisogno iniziale è partita l'idea di condividere l'avventura insieme ad altre persone con disabilità motorie: nasce così il progetto “Cadamà” che vuole permettere in modo particolare alle persone con paraplegia e a tutte le persone con disabilità più in generale di potersi impegnare nella navigazione a vela, ponendosi alle manovre o al timone, anche per crociere di più giorni, grazie ad una barca a vela accessibile.

«Per me, una scommessa»

«Per me è stata una scommessa – ha dichiarato Andrea Brigatti – la vela è sempre stata una delle mie più grandi passioni. Una barca del genere mette insieme bellezza, le competenze delle maestranze e le competenze di noi disabili, lanciando un bel messaggio e una sfida a tutti noi». La barca è partita da Riva di Traiano, in provincia di Civitavecchia, ha fatto tappa a Crotone e prossimamente punterà la prua verso Brindisi, per poi arrivare a Trieste dove l'equipaggio prenderà parte alle regate di inizio ottobre, e anche alle due edizioni della Barcolana, quella classica dedicata alle barche d'epoca, e la competizione vera a propria. Il Cadamà è lungo 22 metri e largo 5,10, pesca 2 metri e 30, con una stazza di 48 tonnellate; è un meraviglioso Ketch in legno (mogano per l’opera viva, iroko per l’opera morta, e teak per la coperta) dalle linee filanti, estremamente confortevole e spazioso, pur mantenendo la sua eleganza, perfetto per i progetti di accessibilità e scuola di vela d’altura.



L'evento a Crotone

Ad accogliere Andrea Brugatti questa mattina c'era il presidente dello Yachting Kroton Club Domenico Mazza, e l'assessore comunale alle Politiche Sociali Alessia Romano. «Da anni stiamo lavorando su questa forma di aggregazione tra “abili e disabili” – ha dichiarato Mazza – che è una distinzione che personalmente non prendo in considerazione. Portiamo avanti questi momenti di confronto con le diverse esperienze: quella di Andrea ci sta arricchendo». «C'è un fermento positivo su questa tematica – ha dichiarato l'assessore Romano – i disabili per l'amministrazione comunale sono il fulcro dell'attività. E' importantissima la presenza di Andrea che da la dimostrazione che Crotone può diventare il centro di questi eventi».

Non è la prima volta che il capoluogo pitagorico diventa meta di simili approdi: da ricordare gli attracchi de Lo spirito di Stella, un catamarano senza barriere architettoniche, timonato da Andrea Stella, velista con disabilità motorie che aveva il sogno di tornare a navigare nonostante la sedia a rotelle. Oppure il catamarano Dragonfly di Marco Rossato, velista che in solitaria aveva intrapreso un viaggio per vivere il mare senza alcuna barriera, con un occhio di riguardo all'ambiente.

Giornalista
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