L’avviso annuncia sanzioni amministrative e la sospensione della fornitura nei confronti dei trasgressori. Le condizioni degli invasi lievemente migliorate rispetto lo scorso anno. «Spreco inaccettabile», le turnazioni introdotte già a maggio
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La crisi idrica non è ancora alle spalle. Sebbene lievemente migliorate le condizioni rispetto allo scorso anno, la siccità continua a dispiegare i suoi effetti e il consorzio di bonifica della Calabria ha di conseguenza introdotto misure per limitare l’uso dell’acqua.
Già da maggio sono in vigore le turnazioni sull’intero territorio regionale, gli agricoltori la ricevono solo in alcune fasce orarie per preservare la preziosa risorsa. Le maggiori criticità si registrano lungo la fascia ionica: nel crotonese, nel cosentino e nel reggino, territori su cui insistono le aziende agricole di maggiori dimensioni, già alla prese con il razionamento dell’acqua.
Il consorzio di bonifica corre ai ripari, ha emesso un avviso di divieto d’uso al di fuori dei turni prestabiliti. In particolare, per l’irrigazione di terreni incolti o non produttivi. «Uno spreco inaccettabile» per dirla con le parole del consorzio, in un momento storico in cui la crisi idrica – soprattutto in Calabria – è ormai diventata fisiologica.
Si intensificano, quindi, i controlli e si prevedono sanzioni amministrative e anche la sospensione della fornitura idrica per i trasgressori. L’acqua potrà essere utilizzata solo per irrigare i terreni coltivati e produttivi e nelle fasce orarie prestabilite.
Nel frattempo, il consorzio sta estendendo sull’intero territorio regionale l’uso dei contatori – già introdotti in provincia di Catanzaro – che consentono di monitorare i consumi ed evitare sprechi. L’acqua non sarà più pagata a superficie ma in base all’effettivo consumo per indurre gli agricoltori ad un uso più responsabile della risorsa idrica.