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venerdì 15 maggio 2020 | 17:43
Cultura

Fase 2 Calabria: i fedeli possono tornare a messa, ma il segno della pace è vietato - Notizie

VIDEO | Il vescovo di Mileto, Luigi Renzo, spiega le prescrizioni che varranno da lunedì: obbligo di guanti e mascherine e acquasantiere vuote

di Agostino Pantano

Anche la chiesa calabrese si prepara ad una “riapertura”, in programma lunedì, e il vescovo di Mileto, Luigi Renzo, ricorda le prescrizioni che varranno. Si torna alle messe partecipate dai fedeli, ma in un numero proporzionato alla grandezza dei luoghi sacri: più grande è il tempio e più persone verranno autorizzate. «Varrà il distanziamento – spiega il presule – e quindi importante sarà prevedere almeno 1,50 m tra una persona e l’altra».

Dalla prossima settimana, quindi, una grande prova di responsabilità, con i volontari che provvederanno a far rispettare la capienza prevista, nonché l'obbligo della mascherina. Acquasantiere sempre vuote, segno della pace pure vietato, anche il fulcro della liturgia avrà regole ferree. «L’ostia verrà somministrata indossando i guanti – prosegue il vescovo – non si potranno formare file davanti all’altare, ma sarà il celebrante a passare tra i banchi. In ogni caso l’ostia verrà lasciata nelle mani dei fedeli». Non ci saranno i cori, ma l’organista sì, e tra le navate non mancheranno i liquidi igienizzanti.

La chiesa si mette alle spalle i due mesi di messe senza ostia, con le funzioni seguite dai fedeli solo in tv o su internet, e si arriva a questa “fase 2” non senza polemiche, visto che c’è stato bisogno di un Protocollo siglato dalla Cei e dal ministero degli interni per anticipare a maggio quanto inizialmente era previsto a giugno.