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domenica 4 luglio 2021 | 08:02
Cronaca

Petrol mafie: l’inchiesta su riciclaggio e frode si chiude con 213 indagati: NOMI - Notizie

Si tratta del filone di competenza della Dda di Reggio Calabria. Altro troncone dell’operazione è invece della Dda di Catanzaro e vede al centro delle indagini il clan Mancuso di Limbadi e i fratelli D’Amico di Piscopio (ASCOLTA L'AUDIO)

di Redazione

Chiusa l’inchiesta “Petrol Mafie” di competenza della Dda di Reggio Calabria che ha infatti emesso un avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di 213 indagati. Al centro dell’inchiesta, il business dell’illecita commercializzazione di carburanti e del riciclaggio per milioni di euro in società petrolifere intestate a prestanome.

L'inchiesta Petrol mafie e i diversi filoni

Gli indagati destinatari dell’avviso di conclusione indagini da parte della Dda di Reggio Calabria, guidata dal procuratore Giovanni Bombardieri, con i procuratori aggiunti Giuseppe Lombardo e Gaetano Paci ed i pm Giovanni Calamita e Paola D’Ambrosio, sono 213 e vengono contestati a vario titolo i reati di associazione mafiosa e frode per evadere le imposte, false fatturazioni per un ammontare imponibile complessivo di oltre 600 milioni di euro e Iva dovuta per oltre 130 milioni di euro, oltre all’omesso versamento di accise per circa 31 milioni. Al centro dell’inchiesta vi sarebbero gli interessi nel settore da parte del clan Piromalli di Gioia Tauro e Cataldo di Locri. Il giro di riciclaggio ammonta ad oltre 173 milioni di euro. Altro troncone dell’inchiesta è invece di competenza della Dda di Catanzaro e vede al centro delle indagini il clan Mancuso di Limbadi e i fratelli D’Amico di Piscopio.

I nomi degli indagati

Gli indagati destinatari dell’avviso di conclusione idnagini da parte della Dda di Reggio Calabria sono: Cristina Abate,