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giovedì 20 gennaio 2022 | 09:12
Cronaca

Nuove misure - Da parrucchiere ed estetista con il green pass, da oggi scatta l’obbligo - Notizie

Dall'1 febbraio la certificazione verde sarà necessaria anche per accedere a pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari, attività commerciali. Intanto si discute sulla possibilità di modificare il sistema dei colori (ASCOLTA L'AUDIO)

di Redazione

Scatta oggi l'obbligo di green pass per parrucchieri, barbieri ed estetiste. Dall'1 febbraio saranno interessati anche pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari, attività commerciali «fatti salvi quelli necessari per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona. Atteso a breve - probabilmente già oggi - il decreto che individua queste ultime attività: tra le novità ci sarebbe anche l'ingresso pass free alle poste per il ritiro della pensione, mentre per gli altri servizi postali resterà necessaria la certificazione (base o rafforzata). In generale, l'accesso sarà libero nei negozi di alimentari, in farmacia, dall'ottico e per l'acquisto di legname o pellet per il riscaldamento. Lo stesso per le attività all'aperto come benzinai, mercati, edicole. Il pass servirà invece per comprare le sigarette dal tabaccaio. Le verifiche che l'accesso a queste attività avvenga nel rispetto delle prescrizioni sono a carico dei «relativi titolari, gestori o responsabili». Sanzioni da 400 a 1000 euro per i trasgressori». 

Verso la modifica del sistema dei colori

Passi avanti intanto verso la modifica del sistema dei colori che potrebbe far finire la metà delle Regioni in arancione a breve sotto la spinta dei contagi.

L'ipotesi - emersa ad un tavolo tecnico cui hanno partecipato esperti del ministero della Salute e delle Regioni - è quella di considerare casi Covid soltanto i pazienti ricoverati che hanno sviluppato la malattia, senza includere gli asintomatici in ospedale per altre patologie. Frenata, invece, sulla richiesta di riduzione a 5 giorni delle quarantene per i sintomatici.

Ieri c'è stata una prima riunione del tavolo di lavoro dedicato al tema cui hanno partecipato, tra gli altri, il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza e il presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Cts, Franco Locatelli, insieme a rappresentanti delle Regioni. Nei prossimi giorni ci saranno altri confronti per cercare di arrivare ad una posizione condivisa. «C'è - osserva il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa - una platea del 90% di vaccinati. Di fronte a questo il sistema dei colori generalizzati non ha più senso. L'unico criterio che deve rimanere è quello della zona rossa».Se il tavolo tecnico ha aperto ad un nuovo calcolo dei ricoverati, escludendo gli asintomatici, non è invece passata l'ipotesi di tagliare a 5 giorni la quarantena per i positivi sintomatici. Secondo gli esperti, a quanto si apprende, mancano, ad oggi, sufficienti evidenze scientifiche a sostegno dell'accorciamento dell'isolamento. Parere favorevole, poi, ad una rimodulazione del contact tracing con l'obiettivo di focalizzarlo sui sintomatici visti gli alti numeri dei contagi.