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lunedì 7 marzo 2022 | 19:23
Politica

Ritardi - Covid, Iacucci (Pd) interroga Occhiuto: «A che punto è il Piano di riorganizzazione degli ospedali?» - Notizie

Il consigliere regionale ha presentato un'interrogazione a risposta scritta al presidente della Giunta e commissario ad acta per la sanità: «La Calabria ha ricevuto oltre 51 milioni, quanti ne sono stati spesi?»

di Redazione

«La Calabria ha ricevuto oltre 51 milioni di euro per l'attuazione del Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera in relazione all'emergenza Covid-19. Ma quanti soldi sono stati spesi fino ad oggi? Ed a che punto è lo stato di attuazione e di realizzazione del Piano?». È quanto chiede il vicepresidente del Consiglio regionale Franco Iacucci, del Pd, in un'interrogazione a risposta scritta presentata al presidente della Giunta e commissario ad acta per la sanità, Roberto Occhiuto.

«I Piani di riorganizzazione di tutte le Regioni - aggiunge Iacucci - sono stati approvati dal Ministero della Salute conformemente ai termini descritti nell'articolo 2, comma 8, del decreto-legge 34/2020. In particolare, la Regione Calabria, con Dca n. 91 del 18 giugno 2020, ha approvato il documento di riordino della rete ospedaliera e l'ha trasmesso per avere il parere definitivo dal Ministero della Salute - Direzione generale della Programmazione sanitaria. Il Ministero ha successivamente valutato e approvato, con Decreto direttoriale della Direzione generale della Programmazione sanitaria, il medesimo Piano, che prevedeva per la Calabria, la realizzazione di 134 posti letto aggiuntivi di terapia intensiva e 136 posti letto aggiuntivi di terapia semi-intensiva. Inoltre, attraverso apposite e dettagliate schede, viene autorizzata la riorganizzazione dei Pronto soccorso della rete Covid con l'obiettivo prioritario di separare i percorsi e individuare distinte aree di permanenza dei pazienti Covid-19 o in attesa di diagnosi».

«Le Regioni - è detto ancora nell'interrogazione - sono autorizzate a implementare i mezzi di trasporto dedicati ai trasferimenti secondari per i pazienti Covid, per le dimissioni protette e per i trasporti interospedalieri per pazienti non affetti da Covid-19. Nel Documento - afferma ancora il vicepresidente del Consiglio regionale - sono previsti, inoltre: per l'Azienda ospedaliera di Cosenza 34 posti letto aggiuntivi in terapia intensiva e 28 in semi-intensiva e Pronto soccorso separato dedicato solo per malati Covid; per l'Azienda ospedaliera di Catanzaro 15 posti letto aggiuntivi in terapia intensiva e 15 in semi-intensiva più la realizzazione del Pronto soccorso separato dedicato solo per malati Covid; per il policlinico Mater Domini di Catanzaro 18 posti letto in terapia intensiva e 11 in semi-intensiva; per l'Azienda ospedaliera di Reggio Calabria 20 posti letto in terapia intensiva e 14 in semi-intensiva, più la realizzazione del Pronto soccorso separato dedicato solo per malati Covid; per l'Azienda sanitaria provinciale di Crotone 3 posti letto in terapia intensiva e 8 in semi-intensiva, più la realizzazione del Pronto soccorso separato dedicato solo per malati Covid; per l'Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia 6 posti letto in terapia intensiva e 3 in semi-intensiva, più la realizzazione del Pronto soccorso separato dedicato solo per malati Covid; per l'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro 6 posti letto in intensiva, 8 in semi-intensiva, la realizzazione del Pronto soccorso separato dedicato solo per malati Covid nei presidi ospedalieri di Lamezia Terme e Soverato; per l'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza 18 posti letto in terapia intensiva e 26 in semi-intensiva, la realizzazione del Pronto soccorso separato dedicato solo per malati Covid nei presidi ospedalieri di Castrovillari, Rossano e Cetraro; per l'Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria 14 posti letto in intensiva e 10 in semi intensiva, più la realizzazione del Pronto soccorso separato dedicato solo per malati Covid nei presidi di Polistena, Locri, Melito Porto Salvo e Gioia Tauro».

Il vicepresidente Iacucci, nella parte conclusiva dell'interrogazione, chiede al presidente Occhiuto «cosa intende fare per superare questi ritardi».