Autonomia differenziata, la campagna del network LaC al Premio Caccuri: «Crediamo nell’Italia unita e nella forza del Sud»
VIDEO | L’editore Domenico Maduli e il direttore Alessandro Russo dialogano con Stefano Fassina: «La riforma fa male anche al Nord e indebolisce le imprese, diventeremo tutti più deboli». Presentati i libri di Fubini e don Patriciello
Si alza il sipario sulla XIII edizione del Premio Letterario Caccuri che quest'anno vedrà arrivare nel suggestivo borgo crotonese, per la serata finale del 10 agosto i 4 finalisti: Alessandro Giuli con Gramsci è vivo, Paolo Mieli con Il secolo autoritario. Perché i buoni non vincono mai, Sigfrido Ranucci con La Scelta, e Barbara Stefanelli con Love harder. Le ragazze iraniane camminano davanti a noi.
Intanto sul palco della prima serata della prestigiosa kermesse organizzata dall'Accademia dei Caccuriani, presieduta da Adolfo Barone affiancato dai vicepresidenti Roberto de Candia e Olimpio Talarico, arriva anche la campagna contro l'autonomia differenziata lanciata dal network LaC con l'intervento del presidente del gruppo Domenico Maduli e del direttore responsabile di Lacnews24 Alessandro Russo.
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«Il network crede fortemente nei valori di un'Italia unita, un'Italia a cui appartiene un Sud che traina l'Italia e non il contrario - ha sottolineato Maduli -. Quindi noi ci ritroviamo con un network compatto che ha il dovere di parlare ai cittadini con un linguaggio che sia il più semplice possibile». «Il nostro network è sempre schierato a difesa dei cittadini meridionali, dei cittadini calabresi. Noi non siam semplici notai dell'informazione - ha aggiunto Russo -, come tutte le grandi testate giornalistiche siamo in grado di prendere posizione e di portare avanti delle battaglie che possono emancipare il nostro Mezzogiorno. Questa è una legge scellerata che va cambiata assolutamente».
Sul tema è poi intervenuto lo scrittore e politico Stefano Fassina, sollecitato dalle domande del direttore Russo, presentando il libro “Perché l’autonomia differenziata fa male anche al nord": «Perché indebolisce lo Stato italiano in una fase in cui anche le imprese competono con il sostegno degli stati nazionali, anche imprese del Nord si troveranno ad essere più deboli. I lavoratori e le lavoratrici del Nord subiranno una concorrenza al ribasso dei lavoratori e delle lavoratrici di altri territori e alla fine non starà peggio solo il Sud, starà peggio anche il Nord».
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Il vice direttore del Corriere della Sera, Federico Fubini, sollecitato dalle domande dello scrittore Domenico Dara, ha poi presentato il libro, “L’oro e la patria. Storia di Niccolò Introna, eroe dimenticato". A lui il premio giornalismo e letteratura. A consegnare la Torre d'argento del maestro orafo Michele Affidato, è stato il sindaco Luigi Quinteri.
E ancora, spazio alle riflessioni di Don Maurizio Patriciello, simbolo della battaglia contro la camorra, attraverso la presentazione del “Vangelo nella terra dei fuochi” in una chiacchierata con lo scrittore e giornalista Pino Aprile. Infine Carlo Massarini ha presentato il suo ultimo libro, “Vivo dal vivo 2010-2023”. La serata presentata da Ugo Floro e Rosanna Garofalo si è chiusa sulle note di "Absolutely… Morricone”, dell'ensemble composta da Luca Pincini al violoncello, Gilda Buttà al pianoforte, Paolo Zampini al flauto.