Che fine ha fatto il treno storico della Sila? Un'altra occasione persa per la Calabria

Lo storico convoglio con in testa la celebre locomotiva a vapore, iniziò le sue corse silane nell’estate 2016. Fu immediatamente un grande successo, richiamò turisti e appassionati. Ora invece tutto tace

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di Franco Laratta
23 giugno 2021
10:04

Che fine ha fatto il treno storico della Sila? Quel convoglio che per alcuni anni ha rappresentato un grande richiamo per turisti e appassionati, provenienti da tutta Italia anche dal resto d’Europa.

Qualche domanda: 

- Ferrovie della Calabria in grado di dire quando ripartiranno le corse nella tratta Moccone-Camigliatello-Silvana Mansio?

- Può dire in quali condizioni si trovi la storica locomotiva 353 del 1926, che ha rappresentato una grandissima attrazione ed ha destato una grande curiosità tra gli amanti delle ferrovie storiche? 

- La storica locomotiva è già  pronta per essere rimessa sui binari per questa stagione estiva? 


La Calabria, ha perso finora, un primato importante: è stata tra le prime regioni italiane a valorizzare una tratta storica delle ex Ferrovie Calabro-lucane.

Quelle ferrovie storiche che in tutte le regioni italiane interessate, sono già attive. Ecco qualche esempio.

Sabato 3 Luglio in Puglia parte il Treno delle Grotte, nato per collegare Foggia alle Grotte Marine della costa del Gargano.

A maggio, sempre in Puglia, è partito il treno delle transumanze.

Intanto in Toscana è già sui binari il “Treno di Dante”. Da Firenze a Ravenna con fermate in alcuni dei "Borghi più belli d'Italia" con il leggendario treno ‘Centoporte’ degli inizi del ‘900.

Anche in Sardegna il treno verde è sui binari in Barbagia, vasta regione montuosa della Sardegna centrale che si estende sui fianchi del massiccio del Gennargentu.

Potremmo citare tanti altri esempi. Ma sono tanti i treni regionali e anche i treni storici delle ferrovie dello Stato, che oggi sono ritornati sui binari, lungo tratte particolarmente interessanti dal punto di vista storico e culturale. 

Ma in Calabria tutto tace. 

Quello storico convoglio con in testa la celebre locomotiva a vapore, iniziò le sue corse silane nell’estate 2016. Fu immediatamente un grande successo, una marcia trionfante fra gli applausi delle persone, tra Moccone-Camigliatello-Silvana Mansio, con la promessa, mai mantenuta, di arrivare  fino alla stazione capolinea di San Giovanni in fiore.

Ma ora in tantissimi chiamano da tutta Italia: “Quando riparte il treno della Sila?

Già, quando? Visto che i lavori di manutenzione della tratta suddetta sono iniziati solo da 5 giorni e che dureranno alcune settimane. Cosa stanno facendo in Ferrovie della Calabria? Cosa sta facendo la regione Calabria con l’assessore ai Trasporti, ing. Domenica Catalfamo? Quali sono le condizioni finanziarie di Ferrovie della Calabria? 

Troppe cose non vanno. 

E così la Calabria sta perdendo una grande occasione per la valorizzazione delle sue Ferrovie, considerando anche che il Recovery stanzia 6,7 miliardi per la cultura, una parte dei quali saranno utilizzati per il potenziamento delle linee ferroviarie storiche, mentre il ministro Franceschini ha garantito che fra queste ci sono anche le ex Calabro-Lucane.

Rimettere sui binari il convoglio storico silano è stato un grosso successo, grazie anche alla testardaggine di un gruppo di ragazzi dell’associazione Ferrovie in Calabria, che ha lottato per anni. Ragazzi tenaci e appassionati, prima quasi ignorati, poi mal sopportati, ma comunque protagonisti attivi di un fenomeno che ha visto la Sila tornare al centro dell’attenzione nazionale, proprio grazie a quella storica linea ferroviaria.

Ma oggi che cosa stiamo aspettando? 

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