Solidarietà

Una carezza d’amore per tutti, la storia di Francesca: con la sua Oncomed regala sorrisi e speranza

Caparbia, instancabile e premurosa, da molti anni con la sua associazione a Cosenza è un rifugio sicuro per chi non può permettersi le cure: «Noi ci siamo»

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di Franco Laratta
16 febbraio 2023
08:00

Francesca Caruso è una sorta di Madre Teresa. Non sarà santa, ma un giorno potrà vantare molti titoli. Soprattutto quello di Consolatrice degli afflitti. Di chi ha bisogno di cure, di chi può sperare ancora. L’associazione Oncomed è attiva nella città antica di Cosenza, in una zona complessa e difficile, con decine e decine di palazzi in totale abbandono. Ma tutt’ora sono i quartieri più affascinanti di Cosenza, carichi di storia e tanta umanità.

Francesca e quelli che sono al suo fianco sono straordinari nel donarsi ai bisogni della gente. Ben 16 medici specialisti sono a disposizione di chi non può permettersi di pagare. Ogni giorno effettuano esami diagnostici, visitano, consigliano, rassicurano. Ci sono poi 6 volontarie che accolgono i pazienti con una tazza di caffè o una tisana calda. Fare i volontari significa essere a disposizione ogni giorno, rinunciare per alcune ore alla famiglia, agli amici, alle personali necessità. Ad iniziare dall’instancabile presidente Francesca Caruso, per finire a tutti gli agli altri, sempre disponibili a lavorare nello studio, a seguire i progetti a favore dei malati oncologici. D’inverno come d’estate, al caldo torrido di Cosenza, come nelle giornate di vento gelido, che soffia dai monti della Sila che abbracciano la città dei Bruzi.


Centinaia le persone si rivolgono ad Oncomed di Corso Telesio: bussano a quella porta per chiedere aiuto, trovando sempre qualcuno pronto ad accoglienti, medici o infermieri, assistenti e volontari. Francesca è sempre lì, lei che è l’anima e il cuore di una struttura che è sempre più un punto di riferimento. Onco Med durante le feste ha organizzato anche alcune giornate di ritrovo in piena serenità e con sano divertimento, ma anche con l’obiettivo di raccogliere fondi (non avendo alcun aiuto economico dalle istituzioni o dalle fondazioni). Ed è questo per l’associazione l’unico modo per sopravvivere e continuare a lavorare. E la bella notizia è proprio di questi giorni: tutto esaurito per la festa di carnevale con cena. Un sostegno non di poco conto. La figura di Francesca Caruso, caparbia, instancabile e premurosa, da molti anni regala sorrisi, speranza e accoglienza a quanti non saprebbero dove trovarle.

Oncologia, ma anche altre patologie, assistenza, cura, prevenzione e tanti consigli. Francesca sa benissimo che lo spazio di intervento si allarga sempre più. Come sono sempre di più quelli che salgono fino a Corso Telesio di Cosenza. E c’è dell’altro.

Regalare un farmaco

Nella scorsa settimana Francesca ha lanciato una proposta-appello: andate in farmacia e regalate un farmaco per chi ha bisogno. Come con il caffè sospeso. Una cosa molto bella e intelligente. Successivamente il Banco Farmaceutico Cosenza distribuisce i farmaci raccolti alle persone con difficoltà economiche e che non possono permettersi le cure di cui necessitano. Francesca racconta direttamente le condizioni in cui l’associazione ha lavorato con un clima gelido per alcune settimane: «Qualche giorno fa con le temperature vicine allo zero, abbiamo lavorato in situazioni proibitive, con piccole stufette alogene che purtroppo hanno fatto davvero poco. Poi, quando piove sul bagnato, nel giorno più freddo della settimana, un black out di zona ha dato il colpo di grazia, a noi volontari e ai malcapitati pazienti, facendoci letteralmente tremare per il gelo. Oggi finalmente sono arrivati, come manna dal cielo, due condizionatori: uno donato dal Mini Trony di Mangone, l’altro dal nostro sostenitore Fabio Morrone». 

Ecco, basta questo esempio per dimostrare che ognuno di noi si deve sentire obbligato a dare una mano ad iniziative straordinarie come quella di Cosenza. Dieci, cento, mille Francesca per continuare un lavoro così importante per centinaia di persone che hanno bisogno. L’appello finale di Francesca è particolarmente importante: «Bisogna diffondere la cultura della prevenzione ma creare anche un accesso facilitato e gratuito per chi è in difficoltà economiche. Noi ci siamo». Intanto proprio in questi ultimi giorni, Onco Med ha annunciato che sono aumentate le offerte a favore dei pazienti ma anche di chi ama fare prevenzione. Sarà a breve attivata una postazione fissa di estetica oncologica, e non, con make up e skin care in collaborazione con grandi aziende internazionali. Tutto sotto la guida degli esperti dell’associazione e di una grande scuola di estetica regionale». E c’è di più: da febbraio si aggiunge la specialistica di nefrologia a cura del dott. Renzo Bonofiglio. Se Francesca Caruso non è esattamente Madre Teresa, non manca molto! Soprattutto perché la dirimpettaia Madonna del Pilerio, della cattedrale di Cosenza, sembrerebbe disponibile a metterci una buona parola.

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