Infrastrutture

Il viceministro Rixi a Reggio: «Il Ponte sullo Stretto non lascerà indietro strade e ferrovie della Calabria»

VIDEO | Il numero due ai Trasporti ha partecipato a un incontro organizzato da Confindustria. Tra i temi toccati l'ammodernamento della Ss 106: «La finiremo tutta, gli appalti vanno avanti e i soldi ci sono»

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di Anna Foti
9 gennaio 2024
19:00

«Se non investe lo Stato Italiano al Sud come possiamo aspettarci che lo facciano gli investitori stranieri e gli altri? Basta con la narrazione di un ponte tra due mafie. La scommessa sul Ponte non è di un Governo o di una forza politica ma di un Paese. Lo sviluppo è necessario al Sud per rilanciare l’Italia nel Mediterraneo e oltre».

Il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi ha partecipato ad un incontro organizzato da Confindustria Reggio Calabria per un momento di confronto, con stampa ed addetti ai lavori, sui temi legati alle infrastrutture ed allo sviluppo del territorio. Le introduzioni sono state affidate al presidente di Confindustria reggina Domenico Vecchio e al presidente di Rfi Dario Lo Bosco. Il dato di partenza: il Ponte sullo Stretto.


«Il Ponte è un’opera avveniristica che darà lustro anche all’opera delle costruzioni del nostro Paese, portando benefici anche a chi ci sta di fronte, al Nord Africa. La capacità attrattiva di investimenti si coltiva con investimenti economici e infrastrutturali che non lasceranno indietro le ferrovie e le strade. Ci sono risorse che investiremo su questi fronti anche in Calabria. Solo questa è la strada per rendere questo Paese appetibile e vivibile per i nostri giovani e i loro talenti».

Ss 106 e aeroporto Reggio

«C’è uno stanziamento di oltre 3 miliardi di euro nella legge di Bilancio 2023. Investiremo e finiremo tutta la 106. Gli appalti vanno avanti e i soldi ci sono. Stiamo lavorando e puntiamo a finirla, confidando nel rispetto dei tempi delle aziende e in una gestione dei cantieri senza situazioni di opacità. Stesso dicasi per il sistema ferrovie e delle dighe in vista dei cambiamenti climatici».

«Sbaglia chi crede che il Ponte sostituisca strade, ferrovie e aeroporti. Senza una visione integrata della mobilità che non lasci indietro regioni, in cui nessun territorio sia isolato, nessuno sviluppo sarà possibile. L’aeroporto dello Stretto rientra a pieno titolo in questa visione. Daremo presto gli esiti dello studio che, con le nuove tecnologie disponibili, genereranno un incremento dei voli nel rispetto assoluto del valore della sicurezza». 

La Limina

«Abbiamo stilato con Anas un nuovo programma di chiusure solo notturne per non pregiudicare la viabilità. Per scongiurare la chiusura realizzeremo la seconda canna».

Il corridoio Helsinki - Palermo

Il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi  domani chiuderà un autorevole momento di confronto dal titolo “Palermo/Helsinki: il corridoio con il Ponte sullo Stretto per lo sviluppo sostenibile del Mezzogiorno d’Europa” presso l'aula magna Italo Falcomatà del plesso di Ingegneria dell’Università Mediterranea.

Parteciperanno al convegno anche il presidente di Rfi Dario Lo Bosco e l’amministratore delegato della società Stretto di Messina Pietro Ciucci.

Il convegno è organizzato dall’Ordine degli ingegneri della Provincia di Reggio Calabria e l’Università Mediterranea di Reggio Calabria con il Dipartimento di Ingegneria Civile, dell’Energia, dell’Ambiente e dei Materiali.

Un importante momento di approfondimento sulle prospettive di sviluppo delle infrastrutture di trasporto nel contesto nazionale, regionale e dell’area dello Stretto, alla luce del ruolo dell’area dello Stretto in chiave europea. Il corridoio Palermo-Helsinki, quindi il corridoio Scandinavo-Mediterraneo che passando Taranto, Catania, Palermo arriva a La Valletta, è il quinto dei dieci assi prioritari del sistema di reti transeuropee dei trasporti, il cosiddetto Ten-T.

Le ferrovie

«Siamo contenti che finalmente si parli di Sud in termini di traino per lo sviluppo dell’intero Paese. Il momento è davvero storico. Siamo onorati di collaborare in sinergia con le istituzioni. Noi stiamo facendo la nostra parte con investimenti importanti, pensando non solo al trasporto di persone e delle merci ma anche alle stazioni. Dobbiamo realizzare delle stazioni che siano hub sicuri, accoglienti e sostenibili. Nelle aree interne, con la fibra, esse saranno anche presidio di telemedicina. 
Il piano 2023-2032 prevede 120 miliardi di investimenti al Sud e finora ne abbiamo appaltati già 52 miliardi di cui 8,3 miliardi in Calabria e 13 miliardi in Sicilia. Il lavoro prosegue per connettere e per integrare le reti di mobilità». Così ha spiegato Dario Lo Bosco, presidente di Rfi e coordinatore del polo Infrastrutture del gruppo Fs.

Lo sviluppo per i giovani 

«Abbiamo voluto incontrare il viceministro Rixi per portare avanti le istanze di sviluppo di questo territorio. Abbiamo voluto sottolineare la necessità di investimenti che diano prospettive ai nostri giovani, affinché non siano costretti a impoverire questa terra ma possano restare per contribuire alla sua crescita». Così il presidente di Confindustria Reggio Calabria, Domenico Vecchio.

Giornalista
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