Storie di speranza

Da infertile a papà di due bambini, la storia del calabrese Giovanni Rattacaso raccontata in un libro

Il professionista, originario di Tortora, è divenuto noto sul web con la pagina "Calabrese in Oriente". Sui social racconta la sua nuova vita in Giappone ed ora ha deciso di scrivere un volume dal titolo “Quello che gli uomini (da Occidente a Oriente) non dicono”

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di Francesca  Lagatta
3 agosto 2023
22:03
Giovani Rattacaso con un abito tipico giapponese
Giovani Rattacaso con un abito tipico giapponese

«Il lungo viaggio di un giovane calabrese, che per sfuggire alle angherie che a volte il Sud sa riservare a chi ci nasce, decide di volare in Australia: il posto dove troverà finalmente una speranza, un lavoro e perfino l’amore. Per viverlo fino in fondo accetta di trasferirsi in Giappone, si sposa e diventa padre di due bambini, ma solo dopo aver combattuto un’altra battaglia, più silenziosa e maligna delle precedenti, contro il destino che da qualche parte aveva deciso che lui non dovesse avere figli. Una storia di vita vissuta, che trasuda forza, decisione e coraggio». È l'abstract del libro "Quello che gli uomini (da occidente a oriente) non dicono", scritto da Giovanni Rattacaso, calabrese originario di Tortora. Il mondo del web lo conosce attraverso la sua pagina Facebook, "Calabrese in Oriente", che ha aperto qualche anno fa per raccontare la sua nuova vita in Giappone, dove ormai vive stabilmente con la sua famiglia, come vi abbiamo raccontato nel febbraio di un anno e mezzo fa. Il suo primo libro parla però di un problema sempre più diffuso, da occidente ad oriente, proprio come suggerisce il titolo dell'opera, ed è quello dell'infertilità maschile, che Giovanni ha vissuto sulla sua pelle. «Voglio aiutare altri uomini - dice - ad affrontare questo problema come l'ho affrontato, anche attraverso il confronto».

La storia di Giovanni

Quando Giovanni sposa sua moglie, sogna di costruire con lei una famiglia e mettere al mondo dei bambini. Ma in un primo momento deve arrendersi, il test di gravidanza di Yuka è sempre negativo. Così, entrambi decidono di sottoporsi a dei controlli e la diagnosi è impietosa: lui non può avere figli. A Giovanni crolla il mondo addosso e sprofonda nella depressione. Si sente inutile al punto da arrivare a pensare di dover lasciare la sua compagna perché non può renderla madre. Ma sua moglie lo rassicura: «Non è un problema tuo, è un problema nostro, lo risolveremo insieme». Giovanni è disposto a tutto per costruire una famiglia con lei, finanche a finire in sala operatoria quando i medici gli dicono che è la sua ultima speranza di diventare padre. Il suo coraggio viene premiato: grazie alla fecondazione in vitro, sua moglie rimane incinta e nove mesi dopo nasce la prima dei loro due figli. Il secondo arriverà qualche tempo dopo. Oggi Giovanni è un padre felice e un uomo realizzato.


Un viaggio doloroso

"Quello che gli uomini (da occidente a oriente) non dicono" è un libro che Giovanni ha scritto anche grazie al sostegno di "Storie degli Altri", il sito del giornalista Carmelo Abbate. Per la stesura ha impiegato circa un anno. L'opera è il punto di vista di un uomo che ad un certo punto della sua vita scopre di non poter diventare padre e deve fare i conti con sé stesso e la sua condizione, vivendo in uno Stato che non è il suo, lontano da amici e famigliari e con il pensiero rivolto costantemente ai due genitori anziani, di cui è figlio unico, rimasti a vivere nella piccola cittadina di Tortora. Nel libro, Giovanni affronta diverse tematiche. Tra queste, c'è anche la morte della sua adorata mamma, venuta a mancare una settimana prima che potesse stringere la nipotina tra le braccia per la prima volta.

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