No Ponte Calabria sul piede di guerra: «Serve una class action a difesa dello Stretto e del nostro territorio»
Il movimento riferisce di aver già costituito un pool di legali per affiancare i cittadini che saranno interessati dagli espropri e rilancia per l'organizzazione di una grande manifestazione di piazza anche sulla sponda calabrese
«Dobbiamo dimostrare il nostro netto “no” al Ponte, impedirne l’inizio dei lavori, difendere lo Stretto e tutto il nostro territorio». Lo scrivono in una nota i rappresentanti del movimento No Ponte Calabria, che fanno riferimento anche al comitato "gemello" presente a Messina che nei giorni scorsi è stato protagonista della protesta contro la presenza in città dell’amministratore delegato della società Stretto di Messina. «Come No Ponte Calabria riteniamo ormai indifferibile che anche sulla sponda calabrese questa opposizione si esprima con una forte iniziativa di piazza, come quelle che la hanno vista coinvolta negli anni scorsi».
«Per far questo - prosegue la nota - è necessario che tutte le realtà e i cittadini che si dichiarano contrari al progetto di costruzione del ponte sullo Stretto superino particolarismi e soggettivismi e diano il via a un percorso comune per costruire una grande manifestazione popolare a ridosso delle elezioni europee». L'attenzione passa quindi al piano degli espropri che «sta alimentando forti preoccupazioni. Per questa ragione, la rete No Ponte Calabria ha costituito un pool di legali che possa affiancare i cittadini senza alcun tipo di speculazione. Tuttavia, questa azione da sola non è sufficiente: serve costruire un’azione legale più ampia e collettiva che tuteli gli interessi di tutti i cittadini e dell’intero territorio».
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Il movimento annuncia quindi la sua presenza a due appuntamenti che si terranno nei prossimi giorni: «Sabato 23 presso lo studio professionale "Fedele" e domenica 24, durante l’assemblea conclusiva della due giorni di iniziative organizzata insieme alle realtà No Ponte messinesi». No Ponte Calabria è inoltre impegnato nell'organizzare un’iniziativa pubblica per venerdì 5 aprile a Villa San Giovanni, che «vedrà la partecipazione di tecnici e legali che stanno lavorando alle osservazioni sulla revisione, se così si può chiamare, del progetto del Ponte».
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