Sport e turismo

Sila, la stagione è andata in... bianco. Un inverno avaro di neve ha infranto i sogni degli sciatori

Temperature troppo miti hanno lasciato a secco le discese di Camigliatello. Un po' meglio è andata a Lorica, ma il bilancio è in negativo. Caligiuri (Arsac): «Siamo delusi»

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di Alessia Principe
6 marzo 2024
22:00

A Camigliatello la stagione si può dire mai iniziata. La delusione è palpabile non solo tra gli appassionati di sci, ma anche tra gli operatori che speravano che quest’anno la Sila offrisse il suo solito spettacolo bianco molto più a lungo. Lunedì scorso la nevicata abbondante, anche se di breve durata, aveva illuso quanti speravano che il colpo di coda dell’inverno portasse fortuna agli amanti degli sport invernali. E invece ieri il sole ha sciolto il manto fresco di Camigliatello e questa mattina la pioggia ha fatto il resto.

«Siamo delusi, inutile dire di no – dice Fulvia Caligiuri commissario Arsac che si occupa della gestione dell’impianto di Monte Curcio -. Dopo la nevicata di due giorni fa eravamo pronti con i cannoni, ma l’umidità era troppo alta e non siamo riusciti a sparare. Volevamo procedere a sistemare l’area del campetto, per permettere agli studenti in settimana bianca di fare lezione, e invece il gatto delle nevi, passato per compattare, ha subito mostrato il terriccio sotto. Purtroppo il manto così sottile non ci permette margini di manovra. Domenica abbiamo registrato 5 centimetri a valle e 30 a monte, questa mattina ci sono 2 centimetri di neve a monte e 20-25 a valle». Approfittando del maltempo, a Camigliatello si sta procedendo alla manutenzione degli impianti che saranno riaperti a breve, ma di sciare non se ne parla. «Una stagione deleteria – aggiunge Caligiuri – speravamo di vedere nevicate come quelle a cui ci ha abituato la Sila, invece niente. Credo che a parte sporadiche spolverata, l’inverno sia archiviato».


Anche Lorica non sorride

Ma se Camigliatello piange, Lorica non sorride. Lì l'altitudine aiuta, certo, tant’è che nei dintorni di Botte Donato questa mattina si scia e a monte si viaggia sullo zero termico. Inferno 1 e Inferno 2 sono aperte, cabinovia e skilift sono attivi, seggiovia chiusa. Ma anche Lorica è dovuta restare a secco più del previsto, a causa delle temperature poco invernali di quest'anno, e chiuderà la stagione senza grandi numeri. Il presidente di Ferrovie della Calabria, Ernesto Ferraro, ci sottolinea come la neve non si sia compattata a sufficienza per permettere l'apertura delle piste in modo continuativo. «Abbiamo aperto solo per 10 giorni quest'anno e speriamo di resistere almeno fino al week end. Vorrei comunque rivolgere un plauso alle nostre maestranze che hanno lavorato alacremente mantenendo in sicurezza le piste, purtroppo il resto non è dipeso da noi». Lorica, a differenza di Camigliatello, non è provvista di cannoni sparaneve che forse avrebbero permesso di rosicchiare qualche altra giornata di discese in più. Forse alla luce dei cambiamenti che stiamo vivendo e di un inverno davvero troppo caldo, alcune valutazioni converrà farle per il futuro.

 

Giornalista
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