Bandiere verdi

Calabria leader per spiagge a misura di bambino, i pediatri: «Merito anche di un’assistenza sanitaria efficiente»

La Federazione Italiana Medici Pediatri (Fimp) calabrese attraverso una nota esprime soddisfazione per i risultati raggiunti e dispensa qualche cosiglio utile per far godere ai bambini il mare ed il sole in tutta tranquillità

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di Redazione
6 luglio 2023
20:20

L’idoneità delle spiagge della Calabria alla vacanza dei bambini e delle famiglie è certificata dalla assegnazione del maggior numero di Bandiere Verdi rispetto alle altre regioni, con spazi e spiagge a misura di famiglie e bambini. Giorno 8 luglio ci sarà a Roccella Jonica l’assegnazione ufficiale delle Bandiere Verdi alle località interessate che quest’anno sono venti in tutta la regione.

La Fimp Calabria (Federazione Italiana Medici Pediatri), in rappresentanza dei pediatri di famiglia calabresi, «dichiara la propria soddisfazione per questo risultato che pone la regione all’attenzione delle famiglie italiane per la grande disponibilità di spiagge dove portare in vacanza i propri bambini in tutta sicurezza. Infatti, la Calabria offre ai bambini, contemporaneamente, i vantaggi degli stabilimenti balneari che permettono aggregazione e garantiscono la disponibilità dei servizi utili alle famiglie, ma nello stesso tempo dispone di ampi spazi di spiaggia libera, anche in prossimità dei luoghi attrezzati che permettono ai bambini di ogni età di poter avere libertà di movimento e di gioco sia individuale che di gruppo».


«È importante sottolineare – si legge ancora nella nota della Fimp - che questa scelta è rafforzata e completata da un’assistenza pediatrica efficiente, in controtendenza con quella di altre Regioni italiane e di altri settori della sanità calabrese. La carenza di pediatri è generalizzata e sta creando in Italia grossi problemi assistenziali. In Calabria si può contare su una rete di 220 Pediatri di Famiglia distribuiti capillarmente nel territorio. Vi sono, poi, 12 reparti di pediatria che funzionano H24 e le cui eventuali carenze vengono coperte anche con la disponibilità degli altri pediatri presenti. Pertanto, anche se d’estate i bambini stanno generalmente bene in salute, i genitori possono stare tranquilli perché nella nostra Regione trovano sempre una assistenza pediatrica di alto livello sia nel territorio che in ospedale. In particolare, in ogni località a cui è stata assegnata la bandiera verde, o nei comuni vicini, vi è un ambulatorio dei Pediatri di Famiglia, aperto dal lunedì al venerdì, a cui i genitori si possono rivolgere per eventuali problematiche sanitarie dei propri bambini ed ottenere una risposta in tempi rapidi».

Nella nota la Fimp ci tiene a ricordare alcuni consigli importanti per far godere ai bambini il mare ed il sole in tutta tranquillità: «Stare all’aria aperta ed esporsi al sole genera una sensazione di benessere, stimola le difese immunitarie e favorisce la produzione di vitamina D, fondamentale per lo sviluppo e il metabolismo di ossa e denti e per l’efficienza del sistema immunitario. Ma l’esposizione eccessiva e senza protezione può provocare danni cutanei anche importanti La protezione naturale contro i raggi Uv è data dalla melanina, pigmento cutaneo prodotto da alcune cellule della pelle (dette melanociti). L’esposizione al sole stimola la produzione di melanina, determinando l’abbronzatura (cioè il colore più scuro della pelle), che ha lo scopo di proteggerla dalla radiazione solare. Il grado di protezione naturale della pelle dall’azione nociva del sole dipende dal fototipo. I fototipi sono sei, con il fototipo 1 (pelle bianca, capelli rossi o biondi, occhi azzurri, lentiggini) che si ustiona sempre e non si abbronza mai perché ha un tipo di melanina molto meno efficiente nel proteggere dai raggi Uv, fino al fototipo 6 (soggetti di pelle nera) che non si ustiona mai e si abbronza molto facilmente. I bambini, soprattutto i più piccoli, sono particolarmente esposti agli effetti nocivi dei raggi Uv, perché lo strato corneo superficiale della pelle è più sottile, la produzione di melanina è minore e la pelle si disidrata più facilmente. Tutto ciò favorisce le scottature e la penetrazione in profondità della radiazione Uv e quindi gli effetti mutageni (causa cioè di mutazioni del Dna) sulle cellule degli strati più profondi dell’epidermide».

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