«Noi ci siamo. Lo Stato c’è. Ma è necessario che ci siano anche gli imprenditori e la comunità di cui fanno parte. È importante che le vittime di racket e usura sappiano che oggi non si è lasciati soli. L’isolamento di un tempo è superato dalla presenza sempre più attiva delle associazioni antiracket sui territori. Anche la comunità tutta sia consapevole che quelle pratiche illegali non sono violano diritti di chi le subisce ma pregiudicano in modo serio e profondo tutta la nostra economia». La reggina Maria Grazia Nicolò, dal 2022 commissaria straordinaria del Governo per il coordinamento delle iniziative Antiracket e Antiusura, ospite negli studi del Reggino.it della nuova puntata di A tu per tu, approfondisce procedure e dati relative all’attività legate al Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso, delle richieste estorsive, dell’usura e dei reati intenzionali violenti.

I benefici

Nel caso di estorsione il beneficio previsto consiste in un’elargizione pecuniaria, senza obbligo di restituzione a titolo di contributo al ristoro del danno patrimoniale subito, con l’impegno di riprendere l'attività.

Nel caso dell’usura, invece, consiste nell’accesso ad un mutuo, decennale a interessi zero, per il rilancio della propria attività e il reinserimento nel sistema economico legale.

La denuncia è necessaria non solo per accedere ai benefici economici previsti ma anche per contribuire responsabilmente al contrasto del fenomeno che resta in larga parte ancora sommerso, specie in tema di usura, guardando ai dati del primo trimestre 2025 relativi alle delibere di rigetto (82 a fronte delle 3 accolte a livello nazionale).

Usura più sommersa ...e tante istanze rigettate

«Alla base dell’altissima percentuale di rigetto che registriamo in caso di usura spesso ci sono motivi ostativi soggettivi come carichi pendenti, misure di prevenzione personali o condanne per ricettazione o reati contro il patrimonio per chi fa istanza. Motivi ostativi sono anche decreti di archiviazione e pareri negativi del giudice che ravvisa fattispecie di reato diverse, come per esempio quella dell’usura bancaria in cui non c’è elemento soggettivo. Accade anche in caso di racket quando i furti e danneggiamenti non siano riconducibili alla matrice estorsiva», spiega ancora la commissaria straordinaria Maria Grazia Nicolò.

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