Raffaele Florio, scrittore e firma di LaC, studioso di criminologia, racconta il Divo Andreotti: al festival del sud dell'Associazione Valentia tra storia, potere e mistero”

Una serata di grande interesse culturale e politico ha animato il Valentia in festa, dove lo scrittore e giornalista Raffaele Florio ha presentato il suo ultimo libro, “Il divo Andreotti: tra gloria e mistero”. A moderare l’incontro, l’avvocato Domenico Sorace, che con equilibrio ha guidato il dibattito, insieme al direttore di Calabria 7, Mimmo Famularo, che ha stimolato il confronto con riflessioni giornalisticamente pungenti.

L’appuntamento, seguito da un pubblico attento, è diventato molto più di una semplice presentazione letteraria: un vero viaggio nella storia politica italiana, attraverso la figura di Giulio Andreotti, il leader democristiano che più di ogni altro ha incarnato luci e ombre del potere.

Florio, con la consueta lucidità e un linguaggio diretto ma rigoroso, ha ricostruito i tratti di un uomo che è stato «la maschera e il volto della Prima Repubblica». Nel suo intervento ha ricordato come in Andreotti convivessero «il sacro e il cinico, la diplomazia vaticana e la logica del potere», sottolineando che il suo nome resta «una chiave per comprendere le contraddizioni e la profondità della nostra Repubblica».

Sorace ha rimarcato la capacità dell’autore di «unire ricerca storica e capacità divulgativa, rendendo comprensibile una delle figure più complesse della politica italiana», mentre Famularo ha posto l’accento sulla «straordinaria attualità di Andreotti, simbolo di un potere che cambia forma ma non sostanza».

Durante il dialogo, Florio ha toccato anche i momenti più controversi della parabola andreottiana — dal rapporto con la Chiesa alla stagione dei processi — senza cedere né all’assoluzione facile né alla demonizzazione.

L’incontro si è concluso tra applausi e curiosità, con il pubblico che ha partecipato, segno che la figura di Andreotti continua a suscitare domande e passioni.

Con “Il divo Andreotti: tra gloria e mistero”, Raffaele Florio conferma la sua cifra stilistica: uno sguardo critico, documentato e mai scontato sui grandi protagonisti della politica italiana.