Il consiglio comunale, approvando una simbolica mozione per i diritti umani, ribadisce il valore della dignità e dell’accoglienza: «Ogni popolo in pace contribuisce alla crescita comune»
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San Demetrio Corone e la Palestina sono più vicine, se non geograficamente almeno nella solidarietà e nel senso di fratellanza. È questo il messaggio ribadito ieri sera nel consiglio comunale svolto nel territorio di origini albanesi, che ha fortemente voluto una presa d’atto solidale.
Il sindaco Ernesto Madeo e il Consiglio hanno così approvato una mozione di delibera che ha un forte contenuto sociale, ribadendo il valore della vita, il rispetto della dignità umana, nonché di vivere in condizioni di giustizia, sicurezza e partecipazione.
Non è un caso come sia un tema sentito da queste parti, ricordando un passato remoto che resta sempre una base per la comunità. A rammentare come, pur cambiando i protagonisti, resta sempre ciò un importante monito per il genere umano: «La nostra comunità è nata grazie a un’accoglienza avvenuta oltre cinquecento anni fa. Le famiglie albanesi che lasciarono la propria terra in fuga da persecuzioni trovarono in Calabria la possibilità di vivere, lavorare e partecipare alla costruzione del territorio. Da quella esperienza deriva la consapevolezza che ogni popolo, se messo in condizione di vivere in pace, contribuisce alla crescita comune».
L’assise è stata comunque di particolare interesse anche sul piano squisitamente locale, con l’esordio del nuovo consigliere Gianni Carlo Macrì che subentra al dimissionario Gennaro Mauro, nonché come ultima partecipazione del civico consenso nella sala del vecchio municipio: il 27 giugno sarà inaugurata la nuova sede comunale di villa Marchianò ospitando il presidente dell’Albania, Bajram Begaj.
Il Consiglio, durato poco meno di tre ore, oltre ad esaminare i temi cittadini (anche con un certo appiglio) ha assunto così una posizione importante, ribadendo la piena importanza dei diritti umani sulla stregua di altre realtà calabresi, inviando un documento congiunto alle istituzioni.
Ricordiamo, tra le tante città che hanno analizzato questa tematica, quanto avvenuto a Cosenza, con la mozione sul riconoscimento dello Stato della Palestina da parte dell’Italia e dell’Europa, presentata dal consigliere comunale Francesco Alimena e approvata dall’assise, mentre per il prossimo futuro sarà la città di Siderno a voler sensibilizzare l’opinione pubblica sull’argomento.