«Il Ponte è un'infrastruttura fantastica, è un progetto che si sta realizzando». C’è anche il generale Roberto Vannacci, eurodeputato della Lega, tra gli sponsor dell’opera simbolo del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Vannacci, a Messina per un incontro del partito, ha detto che il Ponte «sarà una fortuna per tutta l'Italia, soprattutto per il Meridione, per la Sicilia e per la Calabria e sarà una infrastruttura che garantirà mobilità e sicurezza».

«Si parla dell'aumento delle spese militari e con la Military mobility, che è uno dei programmi principali della Nato, il Ponte darà la possibilità di garantire lo spostamento di equipaggiamenti, mezzi da una parte all'altra dell’Europa», ha concluso.

Il Ponte come infrastruttura militare

Il Ponte sullo Stretto di Messina è tornato al centro del dibattito politico su un nuovo piano infrastrutturale che ne evidenzia l’importanza non solo civile ed economica, ma soprattutto militare e strategica. Secondo la “Relazione Iropi” approvata il 9 aprile 2025, il collegamento stabile diventerebbe elemento cruciale per la difesa del territorio nazionale ed europeo, migliorando la capacità di mobilità delle forze armate, in particolare della Nato, tra Sud Italia e il resto del continente. Per il governo il Ponte risponde agli obiettivi del Military Mobility Action Plan dell’UE, contribuendo a trasporti rapidi di truppe e mezzi.
Altri analisti invece ritengono che la struttura sia la soluzione meno valida dal punto di vista della Difesa. Opere militari, traffico di uomini e armi comporterebbero costi militari elevati, oltre al rischio di attacchi navali, aerei o missilistici. I contrari all’opzione sostengono che in scenari di guerra il Ponte sarebbe un bersaglio strategico per interrompere la logistica tra Sicilia e continente; per proteggerlo servirebbero radar, batterie anti-aeree e pattugliamenti navali.

La Cgil e le forze d’opposizione criticano la strategia di etichettare l’opera come "militare" ritenendola semplicemente un tentativo di bypassare vincoli ambientali Ue.