Taglio del nastro dei locali in vista della ripresa delle lezioni. L’edificio è stato interessato da lavori di ristrutturazione e di efficientamento sismico ed energetico
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Dopo anni di travagliate vicende, turni pomeridiani e smembramento delle classi per mancanza di spazi, il Liceo Scientifico Enrico Fermi, storica istituzione del capoluogo bruzio, ritrova stabilità ed anche una impennata nel numero di iscrizioni, determinata dai lavori di ristrutturazione ed efficientamento sismico ed energetico del plesso di Via Molinella, condotti dall’ente Provincia di Cosenza. L’edificio accoglierà gli alunni del biennio mentre quelli del triennio sono ospitati nella sede di Via Anna Morrone.
Il taglio del nastro
La cerimonia del taglio del nastro si è svolta In attesa della prima campanella, che in Calabria suonerà il 16 settembre anche se per effetto dell’autonomia scolastica vi sono istituti che hanno già ripreso le lezioni o che le riprenderanno con un giorno di anticipo. Per il Polo tecnico-scientifico Brutium cui il Fermi appartiene, non è l’unica buona notizia; la dirigente scolastica Rosita Paradiso ha infatti annunciato la prossima inaugurazione, entro fine settembre, della palestra del plesso Pezzullo: «Tra la pratica sportiva e la didattica curriculare i ragazzi avranno così diverse possibilità di crescita e di sviluppo di tutte le competenze. Nel plesso del Liceo Fermi di Via Molinella abbiamo a disposizione 18 classi – aggiunge la dirigente – ed anche diversi laboratori. Questa comunità è tornata a crescere animata da ragazzi davvero in gamba e da tante eccellenti risorse tra personale docente e non docente».
Telefonini, norme più severe
Nell’intervista rilasciata al nostro network, Rosita Paradiso ha commentato inoltre le recenti indicazioni del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara sul divieto di uso degli smartphone in classe: «L'abuso nell’impiego dello strumento era già punito per regolamento. Dispiace che venga vietato l'uso didattico, utile soprattutto per alcuni indirizzi informatici e ad alta tecnologia. Però questo è quello che è stabilito dal Ministero e sicuramente dobbiamo tenerne conto. Ci affidiamo sicuramente al buon senso dei ragazzi. Lavoreremo pure per ristabilire un giusto livello di rapporti umani. Insomma, è tempo di ritornare a guardarsi negli occhi e non soltanto sullo schermo del telefonino. E naturalmente contiamo sulla collaborazione delle famiglie».
Patto con le famiglie
Per la dirigente si tratta di un punto fondamentale: «Va rinsaldato il patto con le famiglie. Perché è cambiata l’utenza ed occorre rinnovare la reciproca fiducia nell’ambito di un rapporto di collaborazione forte orientato verso la medesima direzione. La scuola aiuta i loro figli a crescere, in fondo ce li affidano per cinque anni, io dico i migliori anni della loro vita».