L’editore del network LaC, Domenico Maduli, e il direttore responsabile Franco Laratta, hanno incontrato Danilo Lizzi, l’infermiere calabrese che a Roma ha evitato una strage facendo evacuare un hotel in cui era in corso una fuga di gas. Un gesto tempestivo e decisivo, che ha permesso di mettere in salvo 96 persone.

«Sono orgoglioso» - ha dichiarato Maduli rivolgendosi a Danilo con profonda soddisfazione. «Sono orgoglioso di riconoscere e poter valorizzare questi “eroi quotidiani”, persone comuni che brillano non per le chiacchiere, ma per le gesta coraggiose compiute in silenzio», ha aggiunto l’editore.
Danilo, visibilmente emozionato, ha ringraziato il network ed in particolare l’editore: «Ho trovato umanità, calore e attenzione, in redazione come da parte vostra — ha sottolineato – è bello sapere che ci sono persone che apprezzano ciò che hai fatto».


Maduli dal canto suo ha ribadito la mission editoriale che da anni contraddistingue sui territori l’opera di LaC: dare voce all’informazione che racconta la vera Calabria, pronta a riconoscere esempi di coraggio. In un periodo in cui il Sud fatica a emergere per fatti positivi, l’editore ha rilanciato l’importanza di una narrazione che dia risalto ai valori quotidiani e al senso di comunità.


La storia

Danilo Lizzi, infermiere calabrese in servizio all’Ares 118 di Roma, ha contribuito a salvare 96 persone da una possibile tragedia causata da una fuga di monossido di carbonio in un hotel sulla via Aurelia. Intervenuto per soccorrere una bambina svenuta, ha intuito che qualcosa non andava, nonostante fosse stato rassicurato su un presunto guasto elettrico.

Con l’aiuto del collega, ha fatto arieggiare l’edificio e ha verificato stanza per stanza la presenza di gas, facendo evacuare l’intera struttura. L’intervento ha evitato conseguenze gravi: oltre a lui, intossicato lievemente, anche una donna e due bambini sono finiti in ospedale.

Lizzi ha sottolineato di non sentirsi un eroe e ha ricordato con orgoglio le sue origini calabresi e la formazione ricevuta all’ospedale di Locri. La Regione Lazio lo ha ringraziato per la professionalità dimostrata.