Festeggiare la notte del 31 ottobre è ormai una tradizione consolidata, "americanizzata" e commerciale. La Chiesa Cattolica condanna l'origine pagana, la mercificazione del macabro e il rischio di oscurare Ognissanti e la commemorazione dei morti: l'alternativa è "Holy Win"
Tutti gli articoli di Attualità
PHOTO
Halloween, la notte del 31 ottobre, è ormai una tradizione consolidata non solo negli Stati Uniti, ma anche in gran parte del mondo, Italia compresa. Quella che era originariamente una festa di origine celtica, Samhain, è stata progressivamente trasformata e "americanizzata" in una celebrazione commerciale incentrata su costumi, dolcetti e scherzetti, zucche intagliate e feste a tema macabro dal gusto discutibile.
In Italia, Halloween è sbarcata in modo significativo tra la fine degli anni '90 e l'inizio degli anni 2000, spesso in competizione o in affiancamento alla tradizione più radicata di celebrare i defunti il 2 novembre (il Giorno dei Morti). L'attrattiva principale per i giovani e i bambini risiede nell'aspetto ludico con la possibilità di travestirsi quasi nell’anticipo del carnevale, creare un'atmosfera di festa attraverso l'elemento "proibito" del macabro e, non ultimo, il consumo di dolciumi, crea il motivo delle diverse posizioni anche nella società civile.
E’ comodo (e redditizio), però, per le città e i centri commerciali che abbracciano l'estetica di Halloween con decorazioni a tema, eventi e serate dedicate, che trasformano questa ricorrenza in un importante evento commerciale, d’altronde l’incasso dovrebbe giustificare il metodo. Pur con la sua popolarità, Halloween è da sempre oggetto di forti riserve, e talvolta di aperta condanna, da parte della Chiesa Cattolica. Le critiche si concentrano principalmente su tre aree di contrasto, ovvero l'origine pagana, la mercificazione del macabro e la potenziale confusione con la vera fede cristiana.
La Chiesa vede con sospetto le radici pagane della festa. Halloween affonda le sue radici nel Samhain (pronunciato sow-in), la festa celtica che segnava la fine dell'estate e l'inizio del "lato oscuro" dell'anno, un momento in cui si credeva che il velo tra il mondo dei vivi e quello dei morti fosse più sottile. Un chiaro atto di dissenso per la celebrazione che rievoca pratiche e credenze legate alla divinazione, alla magia e al culto dei defunti in modo contrario alla dottrina cristiana.
L'iconografia di Halloween, nella forma americanizzata, è dominata da streghe, vampiri, scheletri, fantasmi e figure terrificanti e la Chiesa critica la banalizzazione e la spettacolarizzazione del male, della morte e del demoniaco. Per i credenti, l'occulto non è un gioco ma un'opposizione a Dio. Presentare il male in chiave "divertente" o "innocua" è ritenuto potenzialmente pericoloso perché può portare all'indebolimento del discernimento spirituale, specialmente nei bambini, normalizzando simboli e concetti che nella teologia cristiana sono associati a forze negative.
Forse la critica più sentita in Italia riguarda la sovrapposizione con la solennità di Ognissanti (1° novembre) e la Commemorazione dei Defunti (2 novembre). Halloween distoglie l'attenzione e le energie spirituali da quelle che sono le vere celebrazioni cristiane legate al mondo dei morti, Ognissanti, in cui si onorano tutti i santi canonizzati e non, e il Giorno dei Morti, in cui si prega per le anime dei defunti. La preoccupazione è che il consumo sfrenato e pagano di Halloween finisca per ignorare il significato spirituale e commemorativo delle feste cristiane immediatamente successive. In risposta alla crescente popolarità di Halloween, molte diocesi e parrocchie in Italia propongono alternative.
L'iniziativa più diffusa è la celebrazione di "Hallowin" (un gioco di parole tra Halloween e win, vincere) o "Holy Win" (Vittoria Santa) o la "Festa di Tutti i Santi". Queste iniziative mirano a ripristinare una cornice di festa cristiana, spesso prevedendo veglie di preghiera e celebrazioni eucaristiche, feste in maschera a tema sacro o eroico (costumi di santi o personaggi evangelici) e momenti di riflessione sulla vita eterna e la santità, in opposizione al puro intrattenimento macabro. In sintesi, mentre per molti Halloween è solo una festa innocua e un'occasione per divertirsi, per la Chiesa Cattolica rappresenta una tendenza culturale che rischia di allontanare dalla fede attraverso l'esaltazione di elementi pagani e la mercificazione del soprannaturale.

