Centomila persone riempiono piazza San Pietro. Don Enzo Gabrieli - parroco di Mendicino e responsabile Comunicazione dell'arcidiocesi di Cosenza Bisignano - ha sulle spalle un grande zaino nero e al collo il pass riservato ai giornalisti: «Ho avuto il privilegio di stare in prima fila, praticamente sotto la loggia centrale della Basilica».

Sono le 18.07 quando, dal comignolo della Cappella Sistina, la fumata bianca annuncia al mondo la nomina del successore di Papa Francesco. «Già dalle prime ore del pomeriggio - confessa Don Enzo Gabrieli - si avvertiva forte la sensazione che, in serata, avremmo conosciuto il nome del nuovo Papa, e così è stato».

Il cardinale americano Robert Francis Prevost ha scelto di chiamarsi Leone XIV, in continuità con il "Papa dei Lavoratori" eletto il 20 febbraio 1878 e autore dell'Enciclica sociale Rerum Novarum. Don Enzo Gabrieli ricorda: «Leone XIII si distinse per la sua attività pastorale in campo sociopolitico. L'Enciclica Rerum Novarum, che sollecitava i cattolici all'azione sociale, spinse Don Carlo De Cardona a fondare nel 1902 la Cassa Rurale di Cosenza».

Il primo dei dodici applausi risuonati in piazza San Pietro è esploso non appena Papa Leone XIV ha detto: «La pace sia con tutti voi». Don Enzo Gabrieli spiega: «La pace non è soltanto la fine dei conflitti che insanguinano il mondo, ma nella fede cristiana rappresenta il dono offerto agli uomini dal Signore Gesù risorto».

Affacciatosi dalla loggia centrale della Basilica di San Pietro, Papa Leone XIV ha citato un passo dei Sermoni di Sant'Agostino, di cui si è proclamato figlio: «Con voi sono cristiano e per voi sono vescovo». Don Enzo Gabrieli racconta: «La Calabria è profondamente legata al Santo filosofo, soprattutto attraverso lo figura di Bernardo Milizia da Rogliano, vissuto nel 1500. Abbandonato il lavoro di ciabattino, decise di dedicarsi alla vita religiosa. Rimasto sconcertato dal malcostume del clero di Roma, dove si era recato in visita, si trasferì a Morano Calabro e abbracciò la Regola di Sant'Agostino. Nel 1546, fondò il Monastero di Colloreto, ai piedi del Pollino. La Congregazione detta Eremiti di Sant'Agostino Colleretani fu riconosciuta da Papa Pio IV nel 1560».

Dal motto di Sant'Agostino alla preghiera dell'Ave Maria, che Papa Leone XIV ha chiesto alla folla di recitare insieme con lui. Don Enzo Gabrieli parla di una felice coincidenza: «L'elezione del nuovo Pontefice è avvenuta proprio nel giorno in cui la Chiesa rivolge la Supplica alla Madonna di Pompei, per ricordare l'otto maggio del 1876, quando cominciò la costruzione della Basilica a Lei intitolata».

Terminato il suo discorso dalla loggia del palazzo Apostolico, Papa Leone XIV ha concesso l'indulgenza plenaria ai centomila fedeli venuti ad acclamarlo. Prima di lui, lo aveva fatto Papa Francesco a Pasqua in occasione della benedizione Urbi et Orbi. Piazza San Pietro, lentamente, si svuota e ognuno si porta dentro la consapevolezza di aver vissuto una giornata storica. Don Enzo Gabrieli conclude: «Non ci sono parole per descrivere ciò che ho vissuto, tutte le persone avevano negli occhi lo stesso identico entusiasmo».