A Vibo Valentia è conto alla rovescia per il ritorno sui banchi. Martedì 16 settembre suonerà la campanella per la maggior parte degli istituti cittadini, con l’eccezione del polo tecnico IIS ITG-ITI-ITE che anticiperà di un giorno, aprendo le aule già lunedì 15. Questi ultimi sono allora giorni di grande fermento tra dirigenti e docenti impegnati a sistemare organici, orari e spazi per accogliere al meglio migliaia di studenti della provincia.

Un anno scolastico che parte con qualche difficoltà logistica, sono circa 15 le scuole superiori del territorio interessate da interventi di ristrutturazione e adeguamento, per una spesa complessiva di circa 16 milioni di euro. La situazione più delicata riguarda il liceo Capialbi, la scuola con più iscritti del territorio, al centro di importanti lavori di adeguamento sismico che impediscono, per ora, di utilizzare l’edificio. La Provincia ha messo a disposizione aule in diverse sedi, comprese quelle di altri istituti. «Accoglieremo cinque classi al liceo artistico e quattro al classico Morelli-Colao», conferma il dirigente scolastico Raffaele Suppa, «perché gli studenti sono tutti uguali agli occhi della scuola, non ci sono alunni di un istituto o di un altro. È un atto di solidarietà e di buonsenso che come comunità scolastica dobbiamo praticare».

Accanto alle difficoltà logistiche, l’avvio del nuovo anno è anche occasione per riflettere sulla missione educativa. «Le priorità restano quelle di rendere la scuola accogliente, un luogo in cui gli studenti partecipano e stanno bene», sottolinea il dirigente. «Non è scritto da nessuna parte che l’apprendimento debba essere complicato o noioso. L’ora di lezione deve tornare a essere un momento sacro, in cui un docente appassionato riesce a trasmettere entusiasmo per la sua disciplina».

Al Morelli-Colao, che ospita liceo classico e artistico, negli ultimi anni sono stati realizzati laboratori immersivi con visori 3D, aule sensoriali per studenti con disabilità e percorsi innovativi come il liceo quadriennale e l’indirizzo biomedico, uno dei pochi in Italia attivati in un classico. «Abbiamo una convenzione con la Federazione dei medici odontoiatri di Vibo», spiega Suppa, «che permette ai professionisti di entrare in aula con lezioni pomeridiane per avvicinare i ragazzi al mondo delle professioni sanitarie».

Resta centrale anche il tema della tecnologia. «La scuola è cambiata molto», osserva il dirigente. «La tecnologia ci aiuta, ma deve restare un mezzo e non un fine. Dobbiamo recuperare il dialogo tra docenti e famiglie e responsabilizzare gli studenti sull’uso dei dispositivi digitali, che rischiano di diventare una dipendenza».

E rivolgendosi direttamente a studenti, famiglie e insegnanti, Suppa riassume così lo spirito con cui affrontare il nuovo anno: «La scuola non è al servizio della tecnica, ma dell’umano. Deve essere il luogo della resistenza e dell’incontro, uno spazio dove si cresce come persone prima ancora che come studenti». Un richiamo che intreccia valori e responsabilità quotidiane: «Dobbiamo promuovere pace, solidarietà e diritti, ma anche restituire centralità all’ora di lezione, al dialogo con le famiglie, al senso di comunità». E per sottolineare l’impegno comune, il primo giorno ogni alunno riceverà in dono una copia della Costituzione, a ricordare che la scuola è — e resta — il cuore della cittadinanza attiva.