Dopo il rinvio a giudizio di quattro finanzieri e due operatori costieri per il naufragio di Cutro, il segretario nazionale dell’Usi Marina e ufficiale della Guardia Costiera lancia una campagna solidale: «Ogni persona è innocente fino a prova contraria. Serve rispetto, vicinanza e giustizia»
Tutti gli articoli di Attualità
PHOTO
In seguito al rinvio a giudizio di alcuni appartenenti alla Guardia Costiera e alla Guardia di Finanza per la tragedia di Cutro, Paolo Fedele – Segretario Nazionale dell’Unione Sindacale Italiana Marina e Ufficiale della Guardia Costiera – ha diffuso una nota in cui esprime “vicinanza e solidarietà” ai colleghi coinvolti.
In un appello accorato, Fedele sottolinea la necessità di non lasciare soli “coloro che ogni giorno mettono la propria vita al servizio degli altri” e annuncia l’avvio di una campagna di sostegno economico e morale per supportarli durante il percorso giudiziario.
L’appello solidale: «È nostro dovere sostenere chi porta un peso enorme sulle spalle»
“In un momento tanto delicato quanto doloroso, sento il dovere morale e umano di esprimere la mia più profonda vicinanza e solidarietà ai colleghi della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza recentemente rinviati a giudizio in relazione ai tragici eventi di Cutro.
Si tratta di donne e uomini che, ogni giorno, operano in silenzio e con sacrificio, in contesti complessi e spesso drammatici, per tutelare vite umane, garantire la sicurezza e onorare il servizio allo Stato. A loro va il nostro pensiero, il nostro rispetto, la nostra vicinanza.
Sono certo della loro professionalità, integrità e umanità, e ancor più certo che la verità saprà emergere attraverso i canali della giustizia a cui tutti, con fiducia, dobbiamo affidarci.
In questo frangente è fondamentale ribadire un principio irrinunciabile del nostro ordinamento: ogni persona è innocente fino a prova contraria. Questo non è solo un diritto sancito dalla legge: è un valore etico che ci definisce come società civile.
È nostro dovere, come colleghi e come cittadini, non lasciare soli coloro che oggi portano un peso enorme, fatto non solo di accuse da chiarire, ma anche di pressioni mediatiche, difficoltà professionali e profonde conseguenze umane e familiari.
Per questo, con spirito di solidarietà concreta, annuncio l’avvio di una campagna di sostegno rivolta ai colleghi coinvolti, affinché possano affrontare con dignità e serenità questo difficile cammino.
Tutte le donazioni saranno raccolte attraverso un conto corrente dedicato, destinato esclusivamente a coprire le spese legali e le necessità personali legate alla vicenda giudiziaria.
Rivolgo un appello accorato alle Associazioni Sindacali Professionali Militari della Marina Militare – Guardia Costiera e Guardia di Finanza ai colleghi, ai cittadini, a tutti coloro che credono nella giustizia, nella solidarietà e nell’onore del servizio allo Stato: partecipate, sostenete, fate sentire la vostra voce e la vostra presenza.
Insieme possiamo fare la differenza. Non lasciamo soli coloro che ogni giorno mettono la propria vita al servizio degli altri”.