A Reggio Calabria prosegue la kermesse Museo in fest. Ieri sera particolarmente affollata la piazza
Paolo Orsi di Palazzo Piacentini per accogliere Carlo Verdone.

«I Bronzi sono due splendidi capolavori che, tornando a Reggio in questa occasione, è stato come vedere per la prima volta. Li avevo visti tanti anni fa, quando il museo andava un pò ripensato. Adesso è tutta un’altra cosa. Con questo patrimonio inestimabile per questa città, ci vorrebbe un grande evento che portasse qui risorse e investimenti, com’è stato per Roma il Giubileo. Allora niente potrebbe fermare il decollo di Reggio Calabria. Davvero nulla è magari, perché no, anche un film. Sarebbe bello».

È iniziata con la visita nella sala dei Bronzi di Riace la serata di Carlo Verdone al museo archeologico nazionale di Reggio Calabria. In piazza Paolo Orsi poi l’attore, regista e sceneggiatore romano si è dato al pubblico attraverso racconti, esperienze, riflessioni, sollecitato dalle domande di Gianlorenzo Franzì, direttore del Lamezia international Film Fest. Una serata in riva allo Stretto, nella cornice del Museo in fest, che ha avuto un significato molto particolare e al termine della quale Carlo Verdone è stato premiato dall’associazione Anassilaos che ha intitolato la sua sezione Cinema alla memoria di suo padre, il critico cinematografico Mario Verdone.

A Reggio Calabria la presentazione di Museo in Fest 2025: la comicità di Verdone, i racconti di Quaranta e il violino di Mecozzi per un’estate tutta da vivere anche a palazzo Piacentini.

Immancabile un richiamo ai suoi personaggi più celebri e amati dal pubblico tra i quali ne spicca uno, quello del film “Maledetto il giorno che t’ho incontrato”.

Una serata piena di cinema, memoria e cultura con Carlo Verdone che non sarà l’ultima. Ci sono, infatti, tanti motivi per i quali tornare. Uno su tutti un film da scrivere per la Calabria.

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