VIDEO | Tra l’invito a custodire «i luoghi che ci appartengono» come parte del messaggio cristiano e la richiesta di interventi concreti per sicurezza e decoro, la voce del parroco di Masella e Montebello richiama cittadini e istituzioni a una responsabilità condivisa che parte dal territorio
Tutti gli articoli di Società
PHOTO
C’è un Natale che non si consuma soltanto tra luci, presepi e liturgie. È un Natale che passa dalla cura dei luoghi, dal rispetto del territorio, dalla responsabilità quotidiana verso ciò che appartiene a tutti. È il Natale richiamato da don Giovanni Zampaglione, parroco di Masella e Montebello Jonico, che ai nostri microfoni ha scelto di trasformare una criticità concreta in un appello civile rivolto alla comunità e alle istituzioni.
Il punto da cui parte la sua riflessione è uno snodo ben preciso: lo svincolo che dalla Statale 106 conduce verso la frazione di Masella. Un’arteria attraversata ogni giorno da residenti e automobilisti, oggi segnata da abbandono, sterpaglie, rifiuti e segnaletica quasi invisibile. Una situazione che il parroco osserva da tempo e che, con il passare dei mesi, si è aggravata. «Invito i miei cittadini, invito le mie comunità di Masella e Montebello a tenere puliti questi luoghi, non soltanto il paese ma anche questi spazi che tutti attraversiamo». Il richiamo parte dal basso, senza puntare il dito, con uno sguardo che resta fermo sulla responsabilità condivisa.
Don Giovanni racconta di tre anni trascorsi sul territorio senza vedere un reale cambiamento. «Questo svincolo purtroppo è abbandonato a se stesso. Il Comune ha fatto la sua parte, sta facendo la sua parte, mandando delle pec a chi di dovere, però la situazione si è aggravata». Erbacce, sterpaglie e rifiuti accumulati rendono oggi il tratto difficile da percorrere, esponendo chi lo attraversa a rischi evidenti. Da qui la scelta di accendere un riflettore su un luogo che chiede attenzione e interventi concreti.
Il Natale diventa così cornice e chiave di lettura. «I luoghi ci appartengono, sono nostri e quindi li dobbiamo mantenere puliti. Salvaguardare l’ambiente fa parte del messaggio di Cristo». Un messaggio che esce dalle parole e si traduce in prassi, nella convinzione che la tutela del creato passi anche dalle strade, dai margini, dagli spazi meno visibili.
Lo stesso spirito emerge dal messaggio diffuso dal parroco sui social dopo le abbondanti precipitazioni che hanno interessato la strada provinciale di Montebello, provocando movimenti franosi e caduta di massi. Anche in questo caso il richiamo è alla sicurezza e alla tempestività degli interventi, con un riconoscimento del lavoro avviato dall’amministrazione comunale e l’auspicio di un’azione rapida per garantire la pubblica incolumità. Ma c’è anche un gesto che pesa più di molte parole: «Il sottoscritto parroco intanto oggi ha tolto un grosso masso dando il buono esempio di cittadino che ci tiene al paese».
Un gesto semplice e simbolico, che restituisce il senso di una presenza pastorale capace di farsi testimonianza civile. «Mi auguro che questo posto che attraversiamo tutti venga risistemato al più presto», aggiunge don Giovanni, invitando nel frattempo alla prudenza chi percorre quel tratto di strada.
In questo Natale, il suo appello rompe l’indifferenza e chiama in causa una comunità intera. La cura del territorio diventa atto di fede, di cittadinanza, di amore concreto per la propria terra. Un messaggio che chiede di essere raccolto, perché il bene comune comincia sempre da ciò che calpestiamo ogni giorno.

