Inchiesta Laqueo

’Ndrangheta, estorsioni e usura a Cosenza: la procura chiede 55 anni di carcere per 7 imputati

Dopo il pubblico ministero sono intervenuti i difensori. Gli ultimi due avvocati terranno le loro arringhe il 29 settembre prossimo data in cui il tribunale dovrebbe emettere la sentenza

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di Antonio Alizzi
21 giugno 2022
17:30
Il tribunale di Cosenza
Il tribunale di Cosenza

Tempo di requisitoria nel processo Laqueo, l’inchiesta antimafia della Dda di Catanzaro, su alcuni presunti casi di usura ed estorsione aggravati dal metodo mafioso. Un processo, quello in corso a Cosenza, che sta per volgere al termine, dopo una lunga istruttoria dibattimentale che ha visto accusa e difesa scontrarsi su tutti i capi d’imputazione.

Nell’udienza del 21 giugno 2022, la pubblica accusa ha chiesto la condanna di tutti gli imputati. Nello specifico ha invocato 11 anni per Luisiano Castiglia (difeso dagli avvocati Pasquale Marzocchi e Rossana Cribari), 4 anni per Giovanni Guarasci (difeso dall’avvocato Pasquale Vaccaro), 11 anni per Danilo Magurno (difeso dall’avvocato Renato Tocci), 13 anni per Francesco Magurno (difeso dall’avvocato Renato Tocci), 8 anni per Francesco Ariosto Mantuano (difeso dall’avvocato Amabile Cuscino), e 8 anni per William Sacco (difeso dagli avvocati Antonio Quintieri e Matteo Cristiani).


Poi è stata la volta delle discussioni difensive per quasi tutte le posizioni, ad eccezione di quella rappresentata dagli avvocati Marzocchi e Cribari, che discuteranno il 29 settembre, giorno in cui sarà emessa la sentenza di primo grado dal Tribunale collegiale di Cosenza, composto dal presidente Carmen Ciarcia e dai giudici a latere Urania Granata e Francesco Luigi Branda.

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