Continua ad essere un fenomeno diffuso ma poche restano le denunce. La violenza sulle donne, che non esclude classi e contesti sociali, si consuma molto spesso nella comune indifferenza. A Catanzaro, dal mese di maggio scorso, esiste un luogo sicuro, protetto, una stanza all'interno della stazione dei Carabinieri Bellamena che offre ascolto e protezione grazie ad un progetto del Soroptimist International Club di Catanzaro, presieduto da Antonella Prestia.

 

"La violenza di genere è un'emergenza sociale e culturale che ha bisogno di più interventi e di collaborazione tra le parti sociali - sostiene la Prestia - per questo motivo il nostro club ha aderito a quello che è un progetto nazionale di concerto con il Comando Provinciale dei Carabinieri di Catanzaro". In questo spazio le donne possono trovare ascolto, raccontare la loro esperienza e uscire dal microcosmo di violenza del quale sono vittime. Le stesse troveranno un team di professioniste pronte ad ascoltarle e in grado di aiutarle a ricominciare. "Dopo la denuncia non lasciamo sole queste donne - tiene a precisare la presidente del Soroptimist - ma le aiutiamo a prendersi cura di loro stesse e quindi a ritrovare la loro dignità".

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La paura di denunciare

Da quando il servizio è stato messo a disposizione della comunità, sono ancora poche le donne che hanno avuto il coraggio di denunciare. Per questo l'Arma dei Carabinieri, che ha creduto nel progetto, lancia un appello non solo alle vittime di violenza ma anche a tutti coloro che poterebbero cogliere dei segnali, a volte decisivi, per intervenire tempestivamente ed evitare quindi il peggio: "la professionalità dei nostri militari può essere di aiuto a molte donne - sottolinea il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Catanzaro Antonino Piccione - che devono soltanto trovare il coraggio di uscire dall'isolamento. Mi rivolgo anche ai tanti cittadini, ai vicini di casa, anche il vostro contributo può essere importante".

 

Rossella Galati