Amministrative, per l'Antimafia 14 impresentabili: due in Calabria

Due candidati 'impresentabili' anche in Calabria. A Scalea Carmelo Bagnato, a San Sostene Alessandro Codispoti
di Redazione
31 maggio 2016
09:39

Lo screening ha riguardato circa 4 mila candidati e ha coinvolto anche le attivita’ di prefetture, Dia, caserme dei carabinieri. Ne e’ emerso, riferiscono fonti parlamentari, un quadro in cui alcuni nomi presenti nelle liste ‘vistate’ risultano incandidabili per la legge Severino e altri in ogni caso contigui alle cosche per cui si procedera’ ad una moral suasion da rivolgere ai partiti.

 


La commissione Antimafia ha presentato ieri gli esiti del lavoro svolto riguardo ai comuni sciolti per infiltrazione e condizionamento di tipo mafioso. Si tratta di 15 comuni, dislocati in 5 regioni (Lazio, Campania, Calabria, Emilia Romagna, Liguria): Roma, Sant’Oreste e Morlupo (entrambi a Roma), Battipaglia (Salerno), Trentola Ducenta e Villa di Briano (Caserta), Scalea (Cosenza), Ricadi e Joppolo (Vibo Valentia), Badolato e San Sostene (Catanzaro), San Luca e Plati’ (Reggio Calabria), Finale Emilia (Modena), Diano Marina (Imperia).

 

Sono 14 i nomi che dai riscontri risulterebbero “non a norma”. Numeri ridotti, quindi, rispetto all’anno scorso, e nessun caso – aggiungono le stesse fonti – che possa pesare sull’esito delle amministrative. Due di questi in Calabria. A Scalea Carmelo Bagnato, a San Sostene Alessandro Codispoti.

 

 

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