A riconoscere la montatura delle lenti è stata la moglie del dottore. I due cellulari ritrovati in due luoghi diversi. Il figlio: «Perché durante il suo servizio è uscito repentinamente alle 5 del mattino? E dove si dirigeva? Qualcuno lo ha chiamato?»
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Gli occhiali da vista del dottore Antonio Blaganò sono stati trovati dai vigili del fuoco sul bordo di un sentiero impervio a più di due chilometri dal luogo in cui è stata rivenuta l’auto il 24 luglio scorso.
È stata la moglie del medico a riconoscere le lenti (trovate intatte) del marito. Attualmente gli occhiali – in attesa di riscontri che ne certifichino l’appartenenza al 100% – sono nella disponibilità dell’autorità giudiziaria che sta conducendo le indagini.
Lo scorso 24 luglio il dottore Blaganò, 67enne di Lamezia Terme, ha lasciato la guardia medica di Nocera Terinese alle cinque del mattino facendo perdere, da quel momento, le proprie tracce. Dalle immagini delle telecamere si vede l’uomo uscire dal luogo di lavoro con ai piedi una scarpa a destra e una ciabatta a sinistra. Il figlio Mario ha però specificato con un post su Facebook che suo padre «ha sempre avuto questa peculiarità di non allacciarsi le scarpe e in generale non prestare molta attenzione al tipo di calzato».
Il giovane si dice sicuro che quello del padre non sia assolutamente il caso né di un allontanamento volontario né di uno stato confusionale dell’uomo che lo potrebbe aver indotto a perdersi in luoghi impervi: «La scomparsa di mio padre è tutto tranne che quella di un escursionista che si è perso tra le montagne. Perché, durante il suo servizio, è uscito repentinamente alle 5:00 del mattino? E dove si dirigeva? Qualcuno lo ha chiamato?», scrive Mario Blaganò che chiede a gran voce che venga controllato il telefono del padre, anche questo a disposizione della Procura di Lamezia Terme. Il dottore aveva due cellulari, uno per lavoro e l’altro personale. Il cellulare che usava con i pazienti è stato trovato, insieme al portafogli, all’interno della guardia medica di Nocera. Il secondo cellulare è stato trovato nell’auto. Ora c’è da aggiungere che le immagini delle telecamere hanno ripreso Blaganò uscire dalla guardia medica con il marsupio che portava sempre con sé e all’interno del quale custodiva i propri oggetti personali. Un altro particolare che fa pensare a una uscita repentina.
Il dottore Blaganò aveva diverse paia di occhiali e sua moglie ha fornito agli uomini impegnati nelle ricerche diverse foto con le differenti montature indossate dall’uomo. E oggi sarebbe stata proprio lei a riconoscere gli occhiali del compagno ritrovati a oltre due chilometri dall’auto, in località Galasso, una zona scoscesa e isolata vicina al fiume Savuto. L’auto era stata abbandonata con il motore acceso e da qui sono partite le squadre di ricerca che dal 25 luglio stanno battendo la zona a tappeto ininterrottamente, con turni organizzati notte e giorno.
Gli occhiali sono stati trovati verso le nove di questa mattina e da allora le ricerche si sono intensificate nella zona individuata.
Le operazioni, coordinate dal posto di comando avanzato con la partecipazione di personale specializzato Tas (Topografia applicata al soccorso) del Comando dei Vigili del fuoco di Catanzaro, coinvolgono unità cinofile, droni, squadre Saf (Speleo alpino fluviale) e altri mezzi tecnici e specialistici.