L’indagine

Arresto Ferrero, tra le accuse anche la distruzione di documenti contabili: 35 i capi d’imputazione

Le indagini condotte dalla Guardia di finanza di Paola. Al centro il fallimento di quattro società che avevano sede proprio nel Tirreno cosentino. Tutti i dettagli

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di Antonio Alizzi
6 dicembre 2021
16:36
Massimo Ferrero (Ansa)
Massimo Ferrero (Ansa)

Sono 38 complessivamente i capi d’imputazione contestati a Massimo Ferrero (presidente della Sampdoria arrestato oggi nell'ambito di un'inchiesta della procura di Paola), Giorgio Ferrero, Vanessa Ferrero, Aniello Del Gatto, Giovanni Fanelli, Roberto Coppolone, Paolo Carini, Cesare Fazioli e Laura Sini. Gli accertamenti investigativi erano iniziati dopo il fallimento delle società disposto dal tribunale di Paola. Da questo momento in poi, la procura di Paola inizia ad esaminare gli atti, facendo ulteriori acquisizioni documentali e scopre, secondo il suo punto di vista, che Ferrero avrebbe posto in essere condotte illecite di natura finanziaria per trarre ingiusti profitti.

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Nel primo caso, Massimo Ferrero, quale amministratore di fatto della Ellemme Group spa e Vanessa Ferrero, quale amministratore unico della medesima società, e Aniello Del Gatto, quale liquidatore della società dal 23 dicembre del 2012, avrebbero sottratto e distrutto «in tutto o in parte, con lo scopo di procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto o di recare pregiudizio ai creditori, i libri o le altre scritture contabili in modo da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio e del movimento degli affari».

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