Scuola, a Belvedere Marittimo il sindaco posticipa l’apertura al 5 ottobre

Gli studenti potranno sottoporsi gratuitamente ai test sierologici

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di Francesca  Lagatta
22 settembre 2020
20:15
Il sindaco di Belvedere Marittimo Vincenzo Cascini
Il sindaco di Belvedere Marittimo Vincenzo Cascini

A Belvedere Marittimo le scuole di ogni ordine e grado del territorio riapriranno il prossimo 5 ottobre. Lo ha stabilito oggi il sindaco della città, Vincenzo Cascini, con una ordinanza, la n° 294 del 2020.

I motivi del ritardo

In tutta la Calabria le scuole riapriranno tra il 24 e il 28 settembre. A Belvedere Marittimo, invece, le attività scolastiche riapriranno invece il 5 ottobre. Le motivazioni, è scritto nell'ordinanza, sono da imputare alla necessità di «provvedere alle operazioni di disinfezione e di sanificazione dei plessi interessati» anche per via dell'aumento di contagi che si registra negli ultimi giorni nella costa tirrenica cosentina, in particolare nei Comuni di Buonvicino, Cetraro, Diamante e Scalea. «Tenuto conto che il rischio epidemiologico da Covid-19, è significativamente acuito dalla riapertura delle scuole e sta concretizzandosi, tra l'altro, in un incremento di contagio tra i minori - scrive ancora Cascini - il rischio del contagio è alimentato anche dalla pluralità di focolai sviluppatisi in alcuni territori dell'Alto Tirreno cosentino che rientrano nell'ampio bacino di utenza dei Licei di Belvedere».


Test sierologici per gli studenti

Il rinvio dell'apertura, ad ogni modo, non fa dormire sonni tranquilli al primo cittadino. Al fine di scongiurare ogni pericolo, «l'amministrazione comunale e le Dirigenti scolastiche delle scuole di Belvedere ritengono opportuno procedere alla esecuzione di test sierologici, su base volontaria e gratuita, sugli studenti». Ogni alunno, quindi, potrà sottoporsi all'esame, che grazie a una piccola quantità di sangue prelevata dal dito fornisce l'esito nel giro di pochi minuti. Cascini aveva adottato lo stesso metodo per scongiurare il contagio tra la popolazione.

 

Il caso di Nicotera

Ad onor del vero va detto che anche il sindaco di Nicotera, Giuseppe Marasco, aveva deciso di riaprire le scuole in ritardo rispetto al resto della Calabria, cioè il 6 ottobre e lo aveva fatto annunciando apposita ordinanza. Il giorno successivo, però, è stato costretto a fare un passo indietro, annunciando l'apertura per il 28 settembre, dopo il disappunto dei dirigenti regionali della pubblica istruzione e dell’Ufficio scolastico regionale (Usr), i quali hanno detto a chiare lettere che nonostante l'esitente rischio di contagio, il numero dei giorni di lezione non può scendere sotto i 200. Il sindaco Cascini, raggiunto telefonicamente dalla nostra redazione, nonostante ciò, rimane fermo (al momento) sulla sua decisione, presa, dice, dopo aver a lungo riflettuto. E se qualcuno gli impedirà di attuare le (ulteriori) misure di sicurezza, dovrà assumersene le responsabilità. 

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