Il decesso è stato confermato questa mattina dai vertici dell'Asp ma il protocollo clinico prevede che trascorra un preciso lasso di tempo dall’assenza di segnali dal cervello
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Una giornata di profonda disperazione per Vibo Valentia. Sembra non esserci più alcuna speranza per il piccolo di tre anni travolto e schiacciato venerdì scorso da una trave mentre si trovava nel parco urbano della città. Le notizie che giungono dal Bambino Gesù, dove il piccolo è ricoverato, riferiscono che si attende solo la conferma clinica della morte cerebrale, dopo il periodo di tempo che prevede il protocollo in questi casi. Intanto, la Procura di Vibo Valentia ha aperto un fascicolo per stabilire cause e responsabilità della tragedia che ha sconvolto la Calabria.
Questa mattina la notizia della morte del piccolo è stata confermata dai vertici dell’Asp di Vibo, durante la prima conferenza stampa del nuovo commissario straordinario. Poi, nelle ore successive, da Roma, dove è ricoverato, è giunta la precisazione: il bambino non è stato ancora dichiarato ufficialmente deceduto, perché deve trascorrere un preciso lasso di tempo dall’assenza di segnali cerebrali.