L’operazione

Blitz anti ‘Ndrangheta a Roma: 65 arresti per infiltrazioni nelle pubbliche amministrazioni e droga

Gli indagati accusati di fare parte di un gruppo 'ndranghetista pronto ad assumere il controllo del territorio nel litorale a sud della Capitale tramite l'importanzione di ingenti quantità di cocaina dal Sud America

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di Redazione
17 febbraio 2022
07:13

I Carabinieri del Comando provinciale di Roma, su disposizione della Dda capitolina, stanno dando esecuzione a una ordinanza del gip nei confronti di 65 persone accusate di fare parte di un gruppo 'ndranghetista che avrebbe assunto il controllo del territorio nel litorale a sud della Capitale, infiltrandosi nelle pubbliche amministrazioni e gestendo operazioni di narcotraffico internazionale. Ad alcuni indagati è contesta l'associazione di stampo mafioso. In corso perquisizioni e sequestri.

La cocaina disciolta nel carbone

Dalle indagini emergerebbe che i clan della ‘Ndrangheta puntavano a ‘colonizzare’ il litorale romano, e per farlo avrebbero fruttato la loro consolidata capacità di importare ingenti quantitativi di cocaina dal Sud America, per poi infiltrarsi nelle amministrazioni locali attraverso la gestione e il controllo di attività economiche nei più svariati settori, da quello ittico alla gestione e smaltimento dei rifiuti. Il Nucleo Investigativo di Roma avrebbe ricostruito, fra l’altro, l’importazione di 258 chili di cocaina avvenuta nella primavera 2018, tramite un narcotrafficante colombiano, disciolta nel carbone e poi estratta all’interno di un laboratorio allestito a sud della Capitale.


La droga sul veliero

Parte della droga, circa 15 chili, è stata trovata in una valigia che era stata nascosta nell’abitazione della sorella di uno degli appartenenti al gruppo criminale. La ‘Ndrina – riferiscono gli inquirenti - aveva anche in progetto di acquistare e importare da Panama circa 500 chili di cocaina nascosti a bordo di un veliero che in origine veniva utilizzato per regate transoceaniche. L’operazione però saltò quando gli arrestati vennero a conoscenza di indagini proprio nei loro confronti.

La ‘Ndrina di Santa Cristina d’Aspromonte

A capo dell'organizzazione ci sarebbe un distaccamento dalla 'Ndrina di Santa Cristina d'Aspromonte, Reggio Calabria con Giacomo Madaffari. Il gruppo criminale conterebbe la presenza di diversi appartenenti alle cosche originarie di Guardavalle, Catanzaro. Tra queste i Gallace, i Perronace e i Tedesco.

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