Calci, pugni e morsi contro l'infermiera del 118, arrestato paziente di Centrache

L'ennesimo episodio di violenza nei confronti degli operatori sanitari si è consumato in un'ambulanza durante il trasporto al pronto soccorso. E' stato necessario l'intervento dei carabinieri

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di L. C.
15 settembre 2018
14:06

Si susseguono le aggressioni a danno di operatori sanitari. L’ultimo caso è avvenuto nei giorni scorsi con l’arresto di un 44enne incensurato. L’episodio si è consumato nell’ambulanza del 118, dove l’uomo era stato preso in cura perché colto da un malore all’interno della sua abitazione di Centrache nel Catanzarese. Dopo essersi apparentemente ripreso, il personale sanitario lo aveva fatto salire a bordo del veicolo di servizio per trasportarlo al pronto soccorso dell’ospedale Pugliese-Ciaccio. Tuttavia, durante il tragitto e nel bel mezzo della statale 106, l’uomo ha improvvisamente assunto un atteggiamento particolarmente ed inspiegabilmente violento, aggredendo l’infermiera che si trovava a bordo per assisterlo. La donna, afferrata dalle braccia, si è vista stritolare le mani e contorcere le dita. Il paziente ha poi proseguito colpendola con calci  e pugni all’addome ed al fianco destro. Infine, gettandosi per terra, le ha sferrato un forte morso alla caviglia destra che, fortunatamente, essendo coperta dal tessuto della divisa, non ha riportato ferite o lacerazioni oltre all’inevitabile dolore.

 


A tal punto, il conducente dell’ambulanza ha arrestato la corsa anche per verificare lo stato di salute dell’infermiera. Il paziente, autonomamente ed improvvisamente, dopo essere riuscito ad aprire il portellone del veicolo durante la breve sosta lungo la statale 106 e una volta sceso temporaneamente dal mezzo, ha iniziato ad inveire contro il personale sanitario che, infine, richiesto altresì l’intervento dei carabinieri, è riuscito a riportare alla calma l’uomo facendolo tornare a bordo e riprendendo la corsa in direzione del pronto soccorso. L’ambulanza è stata successivamente intercettata e scortata da una pattuglia fino all'ospedale dove il paziente ha poi ripreso con il comportamento ostile e minaccioso tenuto precedentemente. Si è susseguito qualche attimo di concitazione, tempestivamente interrotto dall’intervento dei militari dell’arma che, dopo  alcuni tentativi di aggressione da parte del soggetto esagitato, lo hanno immobilizzato onde evitare conseguenze ulteriori. L’uomo, arrestato per resistenza a pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio nell’esercizio delle funzioni, è stato dunque ricondotto presso la propria abitazione sottoposto alla misura degli arresti domiciliari fino alla mattinata odierna in cui, a seguito della convalida dell'arresto, l'uomo non é stato destinatario di ulteriori misure restrittive.

 

L’infermiera invece, sottoposta a visita medica, ha subìto, oltre al forte spavento, alcune contusioni all’addome giudicate guaribili in 7 giorni.

 

l.c.

Giornalista
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