«Guarire è toccare con amore ciò che abbiamo precedentemente toccato con paura». Si apre con una citazione di Stephen Levine il comunicato ufficiale della Diocesi di Cassano allo Jonio che annuncia la guarigione dal Covid di monsignor Francesco Savino. Il vescovo comunica «con gioia e commozione» la sua negativizzazione, mentre restano invece ancora positivi il suo segretario, don Nunzio Laitano e l'autista Andonio «che non hanno sintomi e attendono di poter interrompere l’isolamento al 21° giorno dal riscontro della positività, secondo il protocollo igienico-sanitario previsto dai regolamenti».

Nel periodo della malattia «pur essendo stato colto in molti momenti da incertezza e timore, non si è mai affievolita la fiducia in Dio che ho sperimentato come liberazione dal male e attesa della guarigione» ha scritto il pastore della chiesa cassanese. «Ho avvertito di essere abbracciato dalla Grazia di Cristo alla quale mi sono abbandonato, certo che tutto ciò che accade ad ogni persona concorre al bene. Le preghiere e i pensieri, costanti e cordiali di tanti, mi hanno raggiunto come carezze a rafforzare la consapevolezza che l’Amore di Dio vince tutto».

La nostra umanità fragile di fronte alla sofferenza

Nella lettera ai fedeli ed ai confratelli ringrazia quanti lo hanno inondato di «speranza ed affetto» incoraggiandolo quando «i sintomi acuivano la paura e la sfiducia prendeva il sopravvento. Non dobbiamo nasconderlo mai: la nostra umanità è fragile di fronte alla sofferenza». Il pensiero del presule va a chi è ancora malato a coloro che non ce l'hanno fatta e quanti «stanno lottando per guarire, ai tanti operatori sanitari e socio-sanitari che mi hanno sostenuto e che ogni giorno sostengono il cammino terapeutico degli ammalati, ed in particolare degli ammalati di Covid. Quanto sono importanti le relazioni fraterne che ci fanno sentire di appartenere ad un solo corpo, ci insegnano l’importanza di prenderci cura gli uni degli altri, ci fanno essere fratelli tutti».

Nei giorni che seguiranno alla guarigione e che lo vedranno ancora convalescente per recuperare le forze il vescovo rilancia le parole di Papa Francesco: «la speranza che è la più umile delle virtù, perché rimane nascosta nelle pieghe della vita, ma è simile al lievito che fa fermentare tutta la pasta».