Catanzaro, neonato con lividi e fratture: chiuse le indagini sul padre

Al papà del bimbo di tre mesi viene contestato il reato di lesioni personali aggravate. L’indagine è partita a seguito della segnalazione alla Polizia da parte dei medici dell’ospedale

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di Daniela  Amatruda
9 luglio 2020
16:37

Viene contestato il reato di lesioni personali aggravate al papà del bimbo di tre mesi che lo scorso 30 gennaio arrivò al pronto soccorso dell’ospedale Pugliese di Catanzaro con diverse ecchimosi sul viso e sulle braccia, un morso sull’avambraccio, una frattura alla clavicola e fratture multiple costali. 

All’uomo, A.L. di 27 anni, residente a Catanzaro, è stato notificato l’avviso di conclusione indagini firmato dal sostituto procuratore Stefania Paparazzo. 

L’indagine è partita a seguito della segnalazione alla Polizia da parte dei medici dell’ospedale. Gli investigatori ascoltando i genitori hanno subito rilevato incongruenze e contraddizioni nella loro versione dei fatti. Per la madre del neonato, inizialmente sospettata, il pm ha chiesto l’archiviazione.

L’indagato ha facoltà, entro il termine di 20 giorni dalla notifica dell’atto, di presentare memorie, produrre documenti, depositare documentazione di indagini difensive, chiedere al pubblico ministero il compimento di atti di indagine, nonché presentarsi per essere sottoposto ad interrogatorio.


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