Catanzaro, quartiere Buda “vietato” ai bus: il proprietario dell’area di manovra rimuove la catena
Il privato cittadino scrive a LaC News24 con l'obiettivo di rassicurare i residenti del quartiere: «Rimossa per spirito di solidarietà nei confronti degli utenti che usufruiscono del servizio di trasporto in quella zona». Ma promette battaglia ad Amc
Giungono buone notizie per i residenti del quartiere Buda a Catanzaro, i quali da una settimana sono rimasti privi del servizio di trasporto pubblico locale a causa di un contenzioso intercorso tra un privato cittadino e l'azienda che gestisce il trasporto locale Amc. Materia del contendere un piazzale di circa 500 metri quadrati che finora la società di trasporto pubblico ha utilizzato come area di manovra e sosta per i bus ma interdetto all'uso giusto una settimana fa dal proprietario.
Rimossa la catena
La notizia giunge per bocca del legale difensore del privato, l'avvocato Rosanna Veraldi: «Il mio cliente intende tranquillizzare gli utenti, rassicurando che nelle more dei giudizi che porrà in essere contro Amc non ostacolerà in alcun modo il servizio». Sempre il legale fa sapere infatti che «già a far data da domenica 12 dicembre la catena posta sul terreno è stata rimossa, per spirito di solidarietà nei confronti dei cittadini e degli utenti che usufruiscono del servizio di trasporto in quella zona. La Amc che riceverà formale comunicazione, potrà quindi riprendere regolarmente il servizio.
Ripetute inadempienze
Contestualmente, il mio cliente stigmatizza l’atteggiamento dimostrato in tutta la vicenda dalla società Amc, la quale dal lontano 2007 utilizza illegittimamente e senza averne alcun titolo il terreno di proprietà del privato, di oltre 500 metri quadrati, ignorando la formale disdetta del contratto di comodato d’uso risalente al 20 febbraio 2007 ed i successivi e numerosi solleciti avanzati. Suona altresì strano che delle decine di comunicazioni, tutte ritualmente ricevute e protocollate, rispetto alle quali Amc non ha mai dato riscontro, l’azienda ricordi solo quella risalente al 2011 in cui il privato nonché dipendente dell'Amc in modo del tutto ingenuo e spontaneo sollecitò l’ennesima definizione della vicenda, stante l’occupazione abusiva del terreno, perpetetrata da anni.
Nessuna agevolazione
Il riferimento a presunte agevolazioni richieste, oltre a non avere alcuna valenza giuridica, rappresenta solo il maldestro tentativo di mettere in cattiva luce il dipendente, il quale nell’adempimento delle proprie prestazioni lavorative, non ha mai ricevuto nessun favore o agevolazione di alcun genere. Decine di missive mai riscontrate dimostrano documentalmente che la società ha approfittato della benevolenza del mio assistito, il quale da 15 anni richiede solo il rispetto dei propri diritti.
Battaglia all'Amc
Non ultimo a mezzo di una procedura di mediazione nel corso della quale Amc è stata più volte assente agli incontri fissati e senza effettuare alcuna comunicazione; con ciò dimostrando di non voler risolvere la questione, mettendo essa a rischio, e non il mio cliente, il servizio di trasporto nel quartiere Buda di Catanzaro. Tengo a precisare che la richiesta di esproprio dell’area allo stato non risulta in essere e che la proposta della Amc è assolutamente irrisoria rispetto al valore dell’area. Inoltre, è a dir poco offensivo che Amc ritenga di non dover corrispondere alcun importo per l’uso abusivo dell’area perpetrato per più di 15 anni!». Il servizio di trasporto pubblico verrà quindi ripristinato nei prossimi giorni.